Mondo

Il grazie di Unicef al ministro Terzi

Stanziati 500mila euro della Cooperazione italiana per finanziare il piano di emergenza dell'Unicef a favore dei piccoli siriani sfollati in Libano

di Redazione

Solo pochi giorni fa il ministro Giulio Terzi aveva incontrato il presidente dell’Unicef Italia, Giacomo Guerrera. In quell’occasione il ministro aveva ribadito il suo sostegno alla campagna di raccolta fondi per i bambini siriani promossa da Unicef, dopo aver anche sottoscritto la campagna “Siria, non dimentichiamoci dei bambini”. Ora, dalle parole si è passati ai fatti e dall’Unicef Italia arriva un “grazie” al titolare della Farnesina.

«Apprendo con orgoglio e gioia, la decisione del ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi di stanziare la somma di 500mila euro della Cooperazione Italiana per finanziare il piano di emergenza dell'Unicef. In questo modo 2.500 tra bambini e adolescenti siriani, sfollati in Libano, potranno essere inseriti nelle scuole pubbliche locali e usufruire dei programmi di assistenza psicologica per superare i traumi delle violenze nel loro paese», ha dichiarato il presidente dell'Unicef Italia, Giacomo Guerrera.
«Il progetto sostenuto dall'Unicef in Libano prevede la formazione del personale insegnante (sia libanese, sia siriano), considerata la diversità dei curricula scolastici in Siria e in Libano e il sostegno psicologico dovuto» spiega Guerrera. «Il nostro obiettivo è quello di offrire condizioni di normalità e il dovuto sostegno ai bambini e ai giovani siriani sfollati in Libano perché possano avere un'educazione mirata alla cultura della tolleranza e del rispetto. Grazie al sostegno e all'impegno del ministro Terzi e dell'Unicef molti bambini e adolescenti siriani potranno così riacquistare un po' di quella serenità venuta a mancare a causa di scelte non loro».

In una nota l’organizzazione ricorda che il Giacomo Guerrera aveva incontrato il 19 luglio scorso alla Farnesina il ministro Terzi “per impegnarsi nelle operazioni umanitarie in Siria e per un concreto  supporto nell'importante opera di formazione degli studenti alla cultura della tolleranza e del rispetto”.
 

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