Famiglia

Il made in Italy taroccato vale a tavola 50 miliardi di euro

E' quanto emerge da uno studio presentato dalla Coldiretti a Napoli

di Redazione

Il mercato mondiale delle imitazioni di prodotti alimentari Made in Italy vale 50 miliardi di euro pari a circa la metà dell?intero fatturato del settore originale. E’ quanto emerge da uno studio presentato dalla Coldiretti a Napoli dove è stata ?apparecchiata? per la prima volta la tavola del falso made in Italy, con i casi più eclatanti e curiosi di cibi italiani ‘taroccati’ scovati dall’organizzazione degli imprenditori agricoli dall’Europa all?Asia, all’America. Se negli Usa si vendono salsa e conserva di pomodoro ”Contadina” (Roma style) trasformata in California, provolone del Wisconsin e Mozzarella del Minnesota, in Australia si produce Salsa Bolognese e formaggi Mozzarella, Ricotta, Parmesan ”Perfect italiano” con bandiera tricolore in etichetta, mentre in Cina l’industria locale offre pomodorini di collina, Parmeson, Caciotta (Italian cheese) e addirittura – continua la Coldiretti – Pecorino (Italian cheese), ma con raffigurata sulla confezione una mucca al posto della pecora. Anche se nei nuovi Paesi aderenti all’Unione Europea come l’Estonia si vende salsa al basilico Bolognese di origine incerta, i Paesi dove sono piu’ diffuse le imitazioni del made in Italy alimentare sono, senza dubbio, – precisa la Coldiretti – l’Australia e l’America. Negli Stati Uniti – denuncia la Coldiretti – appena il 2%dei consumi americani di formaggio di tipo italiano sono soddisfatti con le importazioni di formaggi italiani. ?Bisogna lavorare sulla valorizzazione dell’identità territoriale con l’informazione e l?obbligo di indicare in etichetta l?origine di tutti gli alimenti -ha detto il presidente di Coldiretti Paolo Bedoni- perché ciò che nei prossimi anni si venderà meglio sarà quello che i francesi chiamano il prodotto del ‘terroir’, legato alla terra del luogo?.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.