Non profit
Il mediatore ripiega lo striscione
Ferrentino (Sel) rompe coi comitati: «I cittadini stanno con me»
di Redazione

Gli irriducibili del movimento No Tav non gli hanno perdonato le aperture al progetto della Torino-Lione: «È sempre pronto a sedersi su di una poltrona», dicono. Antonio Ferrentino, già presidente della Comunita montana della Val Susa, ora è sindaco di Sant’Antonino, e uno dei sindaci che ha partecipato all’incontro col governo. Di fronte alle critiche non si scompone: «La buona politica ha il dovere di mediare, altrimenti ci troviamo intrappolati tra due radicalità: da una parte il governo che andrebbe avanti a qualsiasi costo, dall’altra il movimento che dice No a priori». Perché ha cambiato posizione? «La gran parte dei cittadini della provincia di Torino è d’accordo con me», spiega. «I lavori sulla prima parte del tragitto sono necessari per collegare la città con l’hinterland. Non è possibile che sia tutto fermo da due anni e si rischi così di perere i fondi Ue». Una rottura netta, insomma, rispetto agli ex compagni di protesta. «L’armonia tra amministratori e movimenti è stata un’esperienza unica», osserva. «Purtroppo credo che sia irripetibile, se ci sono posizioni così oltranziste. Adesso la cosa più importante è che nei punti caldi, come per i lavori del tunnel di Chiomonte, si faccia di tutto per non arrivare allo scontro fisico».
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