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Il Palio dipinto da un libanese

Incarico a Ali Hassoun per dipingere la Madonna di Provenzano per il drappellone del Palio del 2 luglio, a Siena.

di Redazione

E’ la prima volta che l’incarico viene assegnato a un fedele musulmano. «Il dipinto che realizzerò per il palio di Siena dimostrerà che il dialogo tra le culture e le religioni, in particolare tra Cristianesimo e Islam, è possibile», dice il pittore di origini libanesi Ali Hassoun –collaboratore di YALLA ITALIA e del settimanale VITA- all’ Aki-Adkronos international.

«Innanzitutto rappresenta una grande soddisfazione personale per me, perché sono stato in qualche modo adottato da Siena – spiega l’artista originario di Sidone – ho giurato per ottenere la cittadinanza italiana nel palazzo del comune di Siena. Considero questo come un riconoscimento importante, che arriva dopo 15 anni di residenza nella città toscana, precedenti il mio trasferimento a Milano».

Il tema assegnato per il Palio di luglio è quello della battaglia di Montaperti. “La particolarità del drappellone che devo dipingere – spiega – è che ha a che fare non solo con la tradizione, ma anche con la sacralità del palio, che non è solo una corsa di cavalli in piazza del Campo, ma fa parte della storia della città».
«Quello della battaglia di Montaperti è un tema molto importante e rappresenta una grossa occasione per chi come me si batte per il dialogo tra le culture – aggiunge – Questa battaglia si è svolta nel 1260 e ha visto affrontarsi senesi e fiorentini. Ebbene, in pochi sanno che a quell’epoca il re Manfredi, figlio di Federico II di Svevia, precursore del dialogo con l’Islam, aveva inviato alcuni suoi cavalieri in difesa di Siena. Tra questi cavalieri che hanno combattuto per difendere la città c’erano anche alcuni saraceni».

Secondo l’artista libanese, rappresentare questo momento della storia di Siena «ci aiuta a uscire dal vicolo cieco delle guerre. In molti non sanno che nell’Islam il grande jihad è quello contro le proprie passioni terrene, contro il male che c’è dentro di noi». Il suo sforzo di artista musulmano sarà quello di «riuscire a rappresentare questo bisogno di dialogo attraverso la figura di Maria, che è d’obbligo nel Palio di luglio, perché la Madonna di Provenzano, a cui viene dedicata la manifestazione, è miracolosa. In molti non sanno che la Madonna nell’Islam è una figura importante, perché a Maria è dedicata la 19esima sura del Corano, che è anche l’unica dedicata per intero a una donna».

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