Politica

Il paradosso di una sinistra senza un popolo

di Redazione

Ora che il Pd ha vissuto il suo tracollo politico, le vestali si tacciono. Così è toccato ad Umberto Bossi spiegare quale sia stato il grande problema della sinistra in questi anni: si è preoccupata di avere dalla sua una nomenklatura di intellettuali e non si è accorta di non avere più un “popolo”. La diagnosi è perfetta. E ai più onesti non resta che ammettere, come ha fatto Marzio Barbagli, sociologo emiliano, in un’intervista al Corriere della Sera, di trovarsi in una situazione di «blocco mentale», perché tutti i punti fermi che davano all’intelligenza di sinistra uno status di superiorità a priori, sono andati a pezzi nel confronto con le cose. Ma come diceva Pasolini, l’intelligenza privata di un amore per la realtà, alla fine si riduce solo a calcolo e cinismo.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.