Il Pil cinese è cresciuto del 9,6% nel terzo trimestre, solo marginalmente sotto i numeri a due cifre della prima metà dell’anno, dice il governo di Pechino.
Gli economisti attribuiscono il rallentamento dell’economia alle misure introdotte per fermare il surriscaldamento del mercato immobiliare e al miglioramento dell’efficienza energetica. Sheng Laiyun, portavoce dell’Ufficio nazionale di statistica, ha sottolineato che l’indice Cpi, quello dei prezzi al consumo misura chiave del’inflazione, è cresciuto a settembre del 3,6%, il tasso più alto in quasi due anni.
Il 9,6% del terzo trimestre segue l’11,9% dei primi tre mesi e il 10,3% del secondi tre. Il dato totale gennaio-settembre vede una crescita del 10,6%. Pochi giorni fa, martedì, la banca centrale ha alzato il tasso di interesse dello 0,25%. Infine la Banca Mondiale ha previsto per la Cina quest’anno una crescita del 9,5% e dell’8,5% per l’anno prossimo.
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