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Il premio Nobel Kim Dae Jung: che fatica con Bush

Il presidente sudcoreano ha confidato che i colloqui con il presidente Bush sulla Corea del Nord '' sono stati i piu' difficili'' dei suoi quattro anni al potere

di Redazione

Il presidente sudcoreano Kim Dae Jung ha confidato oggi che i colloqui al vertice di due giorni fa a Seul con il presidente americano George Bush sul problema della Corea del Nord ” sono stati i piu’ difficili” dei suoi quattro anni al potere. Conversando oggi con i suoi consiglieri, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa giapponese ‘Kyodo’ da Seul, Kim avrebbe testualmente detto: ” Da quando sono diventato presidente (febbraio 1998) ho avuto moltissimi incontri al vertice, ma mai come stavolta ho sudato freddo”, lasciando intendere che i colloqui con Bush hanno avuto momenti tempestosi. All’inizio del loro incontro di mercoledi’, Kim, propugnatore della ‘sunshine policy” (politica del dialogo e della riconciliazione con il Nord), era apparso molto teso, mentre Bush, inventore della formula dell”Asse del male’ (Iraq, Iran e Corea del Nord), si era mostrato sorridente e sicuro di sé. Dopo più di due ore di colloqui, Kim e Bush hanno lanciato una proposta al Nord di trattativa per una soluzione, attraverso il dialogo, dei problemi degli arsenali bellici e dei missili nordcoreani, ma Bush ha comunque ribadito la sua ‘totale sfiducia” nella leadership nordcoreana di Kim Jong Il che ”affama e opprime il suo popolo”.

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