Non profit
Il presidio anti analfabetismo nel cuore di Palermo
La Biblioteca delle Balate a due passi da Ballarò
di Redazione
Da cinque anni nel centro storico di Palermo esiste la Biblioteca delle Balate (www.bibliotecadellebalate.org), l’unica del capoluogo siciliano dedicata a bambini e ragazzi. Una biblioteca privata che rispecchia però fedelmente la filosofia delle public library. Retta da volontari innamorati dei libri, è nata grazie al contributo della Fondazione Unipolis e alla passione di Donatella Natoli, una vita spesa nelle zone più degradate della città, prima come medico e ora come guida per una cinquantina di piccoli lettori ogni giorno.
«Nessuno di noi rinuncia alla nostra idea di fondo: affascinare il bambino tramite letture e racconti, fin dalla più tenera età, sperando che diventi un buon lettore. Ma molto tempo qui viene dedicato soprattutto ad altri aspetti della vita del bambino per riuscire a fargli acquisire una sensazione di ben-essere, perché possa avere consapevolezza di sé, delle sue capacità e della sua creatività, riconoscere i suoi pensieri e imparare ad esprimerli», commenta la Natoli. I libri e altri linguaggi non verbali (musica, teatro e arte) aiutano a sbloccare situazioni che sembrano pietrificate: bambini muti, bambini aggressivi, bambini che hanno rinunciato a saper leggere a 8-9 anni.
Ospitata in una sede magnifica, l’ex Chiesa settecentesca della Confraternita degli Algozirii nel quartiere dell’Albergheria vicino al mercato di Ballarò, la biblioteca è uno dei bracci operativi dell’associazione di promozione sociale Le Balate (il nome è quello delle grosse pietre che servono ad arginare il fiume). «Fin dall’inizio abbiamo pensato che l’assetto laboratoriale, a piccoli gruppi, fosse il più adatto per i nostri giovani utenti», dice Donatella Natoli, che aggiunge: «Un altro punto importante dell’esperienza è la qualità dell’offerta che ci siamo sforzati di proporre, che permettesse di fare conoscere scrittori e illustratori di grande livello ma che fosse contemporaneamente accattivante, capace di parlare all’intimo del bambino e, cosa ancora più difficile, che muovesse le corde profonde. È successo così che ragazzi ritenuti “impossibili” ricevessero i complimenti della presidente di commissione agli esami di terza media. E che le attività dei laboratori richiamassero l’attenzione degli abitanti del quartiere, ma anche di una parte dell’élite intellettuale palermitana per l’organizzazione di spettacoli musicali, mostre-laboratori di arte, teatro di strada», aggiunge la Natoli. «Non sappiamo quanto possa essere importante per la vita futura di questi bambini, ma sappiamo che anche i genitori guardano con interesse alla possibilità di un progetto di vita diverso».
La Biblioteca delle Balate è aperta gratuitamente al pubblico quattro pomeriggi la settimana mentre la mattina accoglie classi di scuole per far conoscere il patrimonio librario e proporre percorsi su un tema o su un particolare libro. «Oggi la biblioteca viene vissuta sempre di più come un presidio che offre “opportunità” ai bambini di recupero di alcune capacità ed emozioni sopite ma anche di scoperta e sviluppo di capacità che i bambini possiedono e che aspettano che venga dato loro tempo e spazio per esprimerle con gioia e determinazione», conclude Donatella Natoli. «Nello stesso tempo anche genitori ed insegnanti scoprono che ci potrebbe essere uno sguardo diverso sui bambini che favorisce ascolto e scambio reciproci. Io personalmente sono contenta del mio lavoro tutte le volte che scorgo nel volto e nello sguardo del bambino impegno, serietà e felicità. Nel tentativo di raggiungere un obiettivo anche piccolissimo».
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