Emergenze
Il progetto Lav per l’Ucraina continua, assistiti mille animali in sei rifugi
Ultima missione a fine 2024. Guido Iemmi della sede di Pordenone della Lega anti vivisezione è partito per distribuire cibo e farmaci, tra gli obiettivi rafforzare le realtà territoriali come canili, gattili, rifugi e associazioni operative sul territorio. Consegnati 8.667 pasti per cani e gatti. Acquistati e distribuiti anche antiparassitari e farmaci di uso comune nei rifugi

Nato nel 2022, il progetto Ucraina con il supporto dell’Unità di emergenza Lav ha l’obiettivo di rispondere alle esigenze di animali e umani colpiti dalla guerra. Diverse le fasi che si sono succedute in questi anni, l’ultima si è chiusa a dicembre 2024.
Tra gli obiettivi – ricorda una nota – vi era quello di rafforzare le realtà territoriali come canili, gattili, rifugi e associazioni operative sul territorio che si occupano di animali senza famiglia, randagi o abbandonati a causa del conflitto, e provvedere alle esigenze indifferibili generate dal conflitto ancora in corso.
Salvare i randagi dalle zone di guerra
Gli interventi avevano la finalità di garantire cibo, farmaci e materiale per gli animali ospiti nelle strutture o presso i volontari; diminuire il numero di randagi presenti sul territorio evitando nuove nascite all’interno delle strutture di accoglienza e infine evacuare gli animali dalle zone del fronte, garantendo loro sicurezza e protezione.
Da Lav Pordenone a all’Ucraina
In particolare, Guido Iemmi, responsabile della sede di Lav Pordenone, è intervenuto per consegnare cibo e farmaci alle strutture che si stavano occupando degli animali in difficoltà.
Lav – precisa una nota – si è interessata delle spese di acquisto dei diversi materiali, mentre Guido Iemmi è stato incaricato di portarli di persona in Ucraina. Sono stati distribuiti in totale 1.400 kg di cibo per cani e 1200 kg di cibo per gatti, equivalenti a 8.667 pasti. Sono stati inoltre acquistati e distribuiti farmaci di uso comune nei rifugi, di cui 579 dosi mensili di antiparassitari e 1160 dosi di sverminanti.

Il lavoro dei volontari ha permesso a più di mille animali in sei rifugi diversi di beneficiare di questa operazione. Grazie a questi interventi, i rifugi hanno potuto garantire condizioni di vita migliori e benessere agli animali, liberando risorse economiche per ulteriori sterilizzazioni e supporto continuativo.
Il viaggio di Guido Iemmi per effettuare queste consegne è stato effettuato in collaborazione con l’associazione umanitaria Amici dell’Oasi dei Quadris, per un totale di tre operatori.
Le tappe: Leopoli, Kiev e Karkiv
Sono stati percorsi 5300 km in 7 giorni. «Dopo essere partiti dall’Italia con due furgoni siamo arrivati al valico di Korczowa, al confine tra Polonia e Ucraina, e da lì è cominciato il nostro viaggio verso est. Prima Leopoli, poi Kiev fino a Karkiv, in prossimità della zona occupata e bombardata dove abbiamo girato diverse strutture», racconta Guido Iemmi, responsabile della sede di Lav Pordenone.

«Un grande aiuto ci è stato dato anche dalla signora ucraina Liliana Pengryn di Vevoda che conoscevo e che ci ha permesso di distribuire i beni facendo da garante perché in Ucraina gli operatori non possono intervenire senza un riferimento locale», conclude Iemmi.
La speranza: tornare ad aiutare
Il gruppo di operatori è infine arrivato a Ivano-Frankivs’k per poi tornare indietro per il viaggio di ritorno.
Grazie al loro impegno tanti animali sono stati aiutati e salvati. La speranza che esprimono alla Lav è che «questo progetto possa avere un seguito quando ci sarà bisogno di altre cure anche in futuro».
Nell’immagine in apertura la distribuzione degli aiuti per cani e gatti in Ucraina – tutte le foto di Ufficio stampa
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