L’alimentazione può migliorare la qualità della vita del malato di Alzheimer. Il cibo con la sua valenza funzionale ed emotiva assume un’importanza fondamentale. Perciò come azienda, con il supporto del Centro studi internazionale Perusini Alzheimer di Pordenone e con il contributo fondamentale dell’Opera Pia Cerino Zegna è nato “M’ama”: questo l’acronimo un po’ romantico con cui abbiamo chiamato il modello per l’alimentazione dei malati di Alzheimer. Modello di cui stiamo misurando i risultati e che ha cinque obiettivi nutrizionali precisi: la prevenzione della malnutrizione; il contenimento degli stati di agitazione e ansia; la prevenzione della stipsi; la gestione dei problemi comportamentali a tavola; l’adeguamento della consistenza degli alimenti alle capacità motorie residue del malato.
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