Ormai è ufficiale, nella lista della spesa che quotidianamente o quasi facciamo prima di andare al supermercato, insieme a spaghetti, pomodori, pane… possiamo scrivere anche bolletta del gas, prelievo, bonifico… Dal primo di marzo, infatti, con l’entrata in vigore del decreto che ha recepito la direttiva europea sui servizi di pagamento, è possibile trovare negli scaffali del supermarket anche prodotti e servizi tipicamente bancari. La direttiva europea, conosciuta come Payments Service Directive (PSD), ha introdotto l’istituto di pagamento, un nuovo soggetto “made in UE” che di fatto è per il 50% un istituto di credito e per il rimanente 50% qualcos’altro.
Si potrà aprire presso il nostro supermercato un conto, non remunerato ma che offrirà promozioni ed altre facilitazioni, con il quale si potrà fare tutto quello (o quasi) che solitamente siamo in grado di fare con il conto aperto in banca. Si potrà anche usufruire di piccoli prestiti, per la durata massima di 12 mesi, per comprare qualcosa. Nella lista della spesa, però, non potremo annotarci di comprare le azioni o altri titoli e nemmeno di richiedere un mutuo per l’acquisto della casa.
Le abitudini dei consumatori italiani sono destinate a cambiare repentinamente. Me se al supermercato troveremo i prodotti bancari, in banca… che troveremo?
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