Welfare
Il sorriso è grazia, non professione
Essere clown in corsia. Una volontaria ci scrive
di Redazione
L?articolo «Caro non profit, impara a sorridere», pubblicato su Vita dell?8 febbraio, ha suscitato un acceso dibattito tra i lettori. La clownterapia può essere una professione. Per Stefania, anni di esperienza in Dutur Claun Vip di Milano, no. Ecco il perché.
N on vantiamo una laurea in comicoterapia né abbiamo affissi nei nostri uffici Master della risata. Non facciamo della clownterapia una professione retribuita, ma dedichiamo il nostro tempo libero a chi col sorriso può trovare un sollievo fisico o psicologico. Senza distinzioni di età, sesso, professione, stile di vita.
Tutti i fine settimana, noi, volontari della Associazione Dutur Claun Vip Milano (dove Vip è l?acronimo di Vivere in positivo), andiamo negli ospedali e nelle case di riposo della città e del suo hinterland per regalare il dono prezioso del sorriso, con semplice amorevolezza, umiltà e leggerezza. In settimana professionisti nei più svariati campi professionali, nei week end pagliacci dal naso rosso e dall?animo in ascolto. A prepararci sono trainer e professionisti esterni che vantano anni di esperienza sul campo nell?affrontare gli ospedali, le case di riposo, gli hospice, con i loro risvolti di precarietà fisica e psicologica, le carceri e quelle realtà dove i volti scuri o preoccupati sono considerati la normalità. Una formazione che aiuta a trovare il proprio personaggio clown per creare quella sottile e impercettibile corazza necessaria a ridurre il coinvolgimento emotivo e il burn out. Ma anche tanti spunti di comicità, dinamiche della risata, giochi di gruppo, che spesso sono i bambini stessi a insegnare ad un osservatore attento dell?animo fanciullesco. A entrare in un hospice di malati terminali con la consapevolezza che non siamo eterni e che la vita è solo un ciclo di una infinita esistenza e che aiutare a vivere il morire è più importante del nascondersi dietro a un muro di falsità. Una formazione di vita forse, che non si impara dietro ai banchi delle università, ma nel percorso di esistenze e forme di volontariato che vantano anni di esperienza.
Vip Italia è stata fondata 11 anni fa a Torino da Maria Luisa Mirabella (www.clownterapia.it), in arte clown Aureola, e ad oggi vanta 34 associazioni confederate e più di 2.400 clown sparsi su tutto il territorio nazionale. Dislocazioni territoriali differenti con una unicità di intenti: la positività come stile di vita. Perché pur riconoscendo che «la medicina non è divertente, c?è molta medicina nel divertimento» (L. e M. Cowan). La gratitudine dei pazienti, dei genitori, dei parenti, degli infermieri e l?apprezzamento dei responsabili delle strutture ospedaliere, delle case di riposo e delle realtà disagiate sono la testimonianza più tangibile, il vero motore della nostra energia volontaristica. Senza improvvisazione ma spirito positivo questo sì, sempre, ogni giorno, anche sul posto di lavoro. Senza mai dimenticare che anche Patch Adams conclude il suo workshop di Parma del 7 ottobre 2007 affermando: «Sono un volontario!».
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