Cultura

Immigrati: a Roma sono “attivisti” parrocchiali

E' il dato che emerge dalla prima Indagine su migranti e parrocchie realizzata dalla Caritas

di Redazione

Sono catechisti, ministranti, operatori della carita’; animano la liturgia con canti e musiche; partecipano alla catechesi per prepararsi alla Comunione ed alla Cresima. in nove parrocchie su dieci, oltre alla partecipazione alla messa, gli immigrati sono presenti nelle attivita’ pastorali e rappresentano una componente vitale tra i fedeli romani.

E’ il dato che emerge dalla prima Indagine conoscitiva sulle abitudini pastorali degli immigrati nelle parrocchie della Diocesi di Roma svolta dalla Caritas diocesana di Roma e dall’Ufficio Migrantes diocesano. Lo studio, svolto su 142 parrocchie della Capitale (il 43% del totale), e’ stato anticipato oggi dal direttore della Caritas di Roma, mons. Guerino Di Tora, nel corso della Conferenza ‘Giovani migranti: risorsa e provocazione’ promossa dalla Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana per presentare il messaggio di Papa Benedetto XVI per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato di domenica 13 gennaio. ”Si pensa agli immigrati in parrocchia solamente come persone in cerca di aiuto -ha dichiarato mons. Guerino Di Tora- quando si rivolgono alle Caritas parrocchiali. L’indagine della Caritas e dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Roma dimostra invece che essi sono una componente importante dell’animazione pastorale. Il processo di integrazione in atto nella societa’ si dimostra ancor piu’ vivo e dinamico tra gli immigrati di religione cattolica grazie anche all’accoglienza delle comunita’ parrocchiali”.

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