Formazione
Immigrati: trasferire a Patronati funzioni identificative
Lo ha chiesto il Presidente delle Acli, Andrea Olivero, nel suo intervento di chiusura al seminario della sua organizzazione ad Orvieto.
di Redazione
“Per il futuro, per il prossimo rinnovo di soggiorno, e’ ancora necessario il contributo delle Poste? Perche’ non concedere ai Patronati quella funzione pubblica di identificazione dell’immigrato che ad esempio il Governo gli riconosce all’estero ma, paradassalmente, non in Italia?’. Lo ha detto il Presidente delle Acli, Andrea Olivero, nel suo intervento al seminario della sua organizzazione ad Orvieto. ‘Un esempio – ha continuato Olivero – la busta, il Kit, che servira’ per il prossimo rinnovo del permesso di soggiorno non potra’ essere chiusa e spedita al ministero dall’impiegato del nostro patronato, ma dovra’ essere chiusa e spedita dall’impiegato delle Poste. Ha un senso tutto cio’?E’ necessario questo ulteriore passaggio?’. Per il Presidente delle Acli la proposta Amato di ridurre a 5 anni i tempi per la concessione della cittadinanza ‘e’ molto positiva’. A questa idea serve aggiungere ‘la costituzione della Consulta nazionale sui problemi degli immigrati e delle loro famiglie, prevista anche dalla legge Bossi-Fini’. In questo quadro diventa positivo ‘prevedere ‘corsi di formazione di insegnamento della lingua italiana agli immigrati, attraverso il Ministero della pubblica amministrazione e promuovere l’associazionismo degli immigrati’. Olivero si e’ poi chiesto se e’ ancora necessario utilizzare il meccanismo dei flussi. ‘E’ cioe’ – ha detto – utile e necessario legare l’entrata regolare degli immigrati ad una quota che quando viene stabilita e’ gia’ vecchia, perche’ la domanda di lavoro, perche’ la domanda di lavoro e’ gia’ nel frattempo cresciuta?’. perche’, invece ha aggiunto, ‘non superare questo meccanismo e consentire un ingresso in Italia per ricerca di lavoro svincolato dai flussi, mantenendo o la garanzia di uno sponsor o garanzie precise da richiedere all’immigrato stesso, tipo deposito bancario o la sicurezza di un alloggio? Prevedendo magari anche il prelievo delle impornte digitali al momento delle entrate, tanto piu’ che andremo prima o poi a farlo anche per l’identificazione dei cittadini italiani’.
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