Cultura
Imprese cooperative italiane a quota 70mila
Lo dice un'indagine di Unioncamere. Settore prevalente quello immobiliare e delle costruzioni
di Redazione
Sono 70.212 le imprese cooperative attive nel nostro Paese al 30 giugno. Sono radicate in tutte le province italiane e impegnate in tutti i settori dell?economia, come emerge da un’elaborazione di Unioncamere sui dati Movimprese, l?indagine statistica trimestrale sul registro delle imprese realizzata da InfoCamere, la società consortile di informatica del sistema camerale italiano. Circa un quinto delle cooperative italiane (13.625 imprese, il 19,4% del totale) risulta operante nel macro-settore che raggruppa le attività immobiliari, il noleggio, l?informatica e la ricerca. Quasi altrettanto numeroso (13.050 imprese) il comparto delle costruzioni, che precede, a distanza, l?agricoltura (8.719 cooperative, pari al 12,4% del totale). Sommati insieme, i primi tre settori rappresentano poco piu’ della metà (il 50,4%) del fenomeno cooperativo. In particolare, prevale l?attività nell?edilizia (9.270 cooperative si occupano di lavori generali di costruzione di edifici e di ingegneria civile). Seguono l?agricoltura e servizi connessi (ad esclusione della silvicoltura), con 8.324 cooperative, e i servizi professionali e imprenditoriali (7.765 imprese, tra cui spiccano 2.912 cooperative impegnate in pulizia, disinfezione e disinfestazione e 1.100 che operano nei servizi di consulenza amministrativa e gestionale). Quasi la metà delle cooperative italiane (47,4%, 33.286 imprese) è concentrato nel Mezzogiorno, dove rappresentano nel complesso il 2% del totale delle imprese attive esistenti. Altre 15.675 si trovano al Nordovest (1,2% delle aziende totali), 10.417 al Nordest (1%) e 10.835 al Centro (1,1%). Tra le regioni, la più ?popolata? è la Lombardia (10.766 le cooperative attive), seguita dalla Sicilia (9.527) e dalla Campania (9.507). Ma, in termini relativi, è la Sicilia la regione in cui le cooperative rappresentano la quota maggiore sul totale delle imprese attive (il 2,4%), mentre all’opposto è in Veneto che si registra il rapporto più basso tra imprese cooperative e totale imprese (solo lo 0,7%). Le cooperative sono numerose anche in Puglia (6.261), Lazio (4.781), Emilia Romagna (4.756), Toscana (3.719), Veneto (3.352), Piemonte (3.261), Sardegna (2.568) e Calabria (2.336). Seguono Marche (1.465), Abruzzo e Liguria (entrambe 1.448), Trentino Alto Adige (1.258), Basilicata (1.163), Friuli Venezia Giulia (1.051). Ultime in classifica sono Umbria (870), Molise (476) e Valle d’Aosta (199). Se si considera la distribuzione provinciale, in termini assoluti, il territorio di Milano è quello che conta più cooperative (6.273). Seconda provincia per numerosità è Napoli (4.716) e terza Catania (2.413). Complessivamente, nelle prime dieci posizioni sono ben sette le province del Mezzogiorno (alle due sul podio si aggiungono, infatti, quelle di Salerno, Bari, Palermo, Caserta e Foggia). Ultime, per presenza di cooperative, risultano le province di Gorizia (soltanto 119 imprese), di Isernia (129) e del Verbano Cusio-Ossola (142). Incrociando l?analisi settoriale con quella provinciale, la geografia delle ?capitali? della cooperazione per i principali settori economici vede alternarsi grandi metropoli come Milano (tra le prime tre posizioni in 8 settori su 13), a città di dimensioni medie come Venezia (prima nella pesca), Catania (capitale dell’agricoltura) e Bari, ma anche a piccole realta’ come Caserta (terza nelle costruzioni, dopo Napoli e Milano) e Varese (seconda nel settore degli alberghi e ristoranti dopo Milano). Alla realtà della cooperazione dà vita un piccolo esercito di amministratori costituito da oltre 364 mila persone. Di queste, 76 mila circa (pari al 20,8% del totale) sono donne. In termini assoluti, il drappello più nutrito di amministratrici (16.153) si registra nelle cooperative che operano nelle attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca (14.053). Subito a ridosso viene il settore della sanità (14.053 le donne con cariche amministrative), in cui si registra la più alta percentuale di amministratori donne sul totale (il 49,8% di tutte le cariche). Molto elevata la presenza di donne anche nel settore dell’istruzione (40%). Inoltre, dei 364 mila amministratori di cooperative che lavorano in Italia, più di 8 mila (il 2,2%) è di nazionalità extracomunitaria. Le cooperative con la maggiore presenza di amministratori nati al di fuori dell’Unione europea sono quelle dei trasporti, con 2.364 persone che rappresentano il 7,7% di tutte le cariche amministrative nelle imprese cooperative e il 28,8% di tutte quelle detenute da extracomunitari.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.