Cultura
Imprese: è boom di quelle extracomunitarie
E' quanto risulta da un'indagine Unioncamere
di Redazione
Negli ultimi cinque anni sono più che raddoppiati e nel 2005 sono cresciuti ad un ritmo superiore al 15%, superando per la prima volta la soglia delle 200mila unità. Uno su quattro viene dal Nord-Africa, uno su dieci dalla Cina, poco meno del 20% sono donne. Oltre il 60% di loro sono attivi nel commercio e nelle costruzioni ma il settore che presidiano quasi al 50% è quello dei phone-center e internet-point. La metà ha messo radici in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Veneto, la loro capitale è Milano ma nel 2005 la crescita record è avvenuta a Palermo. E’ questo l?identikit dell?imprenditore extracomunitario alla fine del 2005, così come risulta dall’analisi di Unioncamere condotta attraverso InfoCamere – la società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane – sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale sul movimento demografico delle aziende iscritte al Registro delle imprese delle Camere di commercio. Il fenomeno dell’imprenditoria extracomunitaria rappresenta ormai il vero motore della crescita delle imprese individuali nel nostro paese. Anche nel 2005 il saldo complessivo tra le iscrizioni e le cessazioni di imprese individuali (+17.103 imprese) è risultato positivo solamente grazie al contributo determinante delle 26.933 nuove imprese create dagli imprenditori nati al di fuori dei confini dell’Unione Europea, pari ad una crescita del 15,4% rispetto al 2004. Senza questo apporto, la base delle imprese individuali sarebbe pertanto diminuita di 9.830 unità.
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