Mondo
«In Bosnia per capire i perché della guerra»
Chi parte / Olivia Rabbi, 35 anni; da Milano verso Stolac, a pochi chilometri da Mostar, in Bosnia Erzegovina. Obiettivo, contribuire al progetto Ipsia-Terre e Libert
di Redazione
Mi chiamo Olivia Rabbi, ho 35 anni. Partirò da Milano all?alba per raggiungere Stolac, a pochi chilometri da Mostar, in Bosnia Erzegovina. Obiettivo, contribuire al progetto Ipsia-Terre e Libertà. Per me non si tratterà dell?emozione della ?prima volta?, della prima discesa all?inferno e ritorno, un inferno ovattato dove i segni e le cicatrici sono visibili in controluce per chi non guarda gli occhi delle persone e i luoghi con superficialità.
Questo è il quarto anno che attraverso il confine sottile che divide la ?civile? Europa dai Balcani e lavoro in Bosnia, dedicando buona parte della mia estate e delle mie energie a questo progetto di animazione giovanile. Ho lavorato a Bosanska Krupa, vicino a Bihac, nel 2002, quando la Bosnia Erzegovina e la sua mescolanza di storie, culture, religioni, cadute e rinascite, mi è entrata nel sangue, si è infilata sottopelle con la dolcezza e l?amore dei suoi piccoli e della sua gente.
Perché i bambini sono il futuro e da loro deve passare la costruzione di una società lontana dalle fratture del conflitto. E perché ancora non ho capito. È cominciato tutto così, quattro anni fa: volevo capire. Capire perché, all?improvviso, la follia prende il sopravvento sulla ragione, la morte sulla vita, la violenza sulla pace.
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