Cultura
In Emilia la ricostruzione è una cosa fantastica
Andrea Cardoni, sul suo blog, racconta il progetto “Facciamo noi! Una ricostruzione fantastica. Bambini e ragazzi contro il terremoto”
di Redazione

C’è un quartiere costruito su molle. Una casa su erba soffice che attutisce la scossa e fa da isolante. E poi ce n’è una con alla base dei razzi che quando c’è il terremoto si accendono, la casa prende il volo e il problema del terremoto è risolto.
Badate bene: è tutto vero. Le hanno fatte i bambini, con la fantasia, ma sono tutte cose vere, esistono. Tutto fatto con materiali riciclati e di recupero. “Alcune soluzioni si avvicinano in maniera molto forte all’idea dell’isolamento sismico”, dice Romano Camassi, sismologo INGV.
E’ una mostra diffusa: si chiama “Facciamo noi! Una ricostruzione fantastica. Bambini e ragazzi contro il terremoto“. Trovate questa mostra a Sant’Agostino, Crevalcore, Ferrara, San Felice sul Panaro, che poi sono tra le comunità colpite dal terremoto dello scorso anno.
Individuare i problemi che pone il terremoto, elaborare l’esperienza vissuta, immaginare soluzioni, immaginare la ricostruzione, senza limiti per la fantasia: questo è stato lo stimolo che il progetto Edurisk (INGV) e Con un gioco, hanno portato nelle scuole. Il risultato è, credetemi, emozionante…
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