Mondo
In Italia 10 mila mamme teenager
Il benessere materno-infantile in Italia è peggiorato secondo il rapporto pubblicato dalla ong
di Redazione
Sono oltre 10 mila le mamme teenager in Italia, di cui circa 2500 minorenni. Il dato è contenuto nel rapporto “Piccole Mamme”
rilasciato da Save the childen Italia, nell’ambito del rapporto globale “Stato delle Madri nel Mondo”.
Secondo il rapporto l’Italia è scesa dal 17esimo al 21esimo posto nella classifica stilata in base al benessere materno-infantile.
«La discesa di qualche posizione non è confortante perché riguarda soprattutto i parametri relativi alla condizione della donna e al suo ruolo e riconoscimento sociale» afferma Raffaela Milano, Responsabile Programmi Italia-Europa di Save the Children. «Risulta per esempio in flessione la percentuale delle donne sedute in parlamento (20%) a fronte di percentuali più alte in paesi come lo stesso Afganistan (28%), Burundi (36%), Mozambico (39%). Stabili appaiono altri indicatori, come quello sull’utilizzo della contraccezione che coinvolge il 41% delle donne italiane. Una percentuale inferiore a quella di paesi come Botswana (42%) Zimbabwe (58%), o ancora Egitto (58%) e Tunisia (52%), e molto distante dall’82% della Norvegia».
«All’interno dell’universo donne e madri ci sono poi delle realtà di maggiore vulnerabilità, bisognose di speciale aiuto e attenzione, quali ad esempio le mamme adolescenti, su cui quest’anno Save the Children ha voluto realizzare la ricerca Piccole mamme», spiega ancora Raffaela Milano. La ricerca è stata condotta grazie al coinvolgimento di tre organizzazioni non profit impegnate nella tutela delle mamme: CAF Onlus di Milano, Il Melograno di Roma, L’Orsa Maggiore di Napoli.
Le mamme teen sono quelle di età compresa fra i 14 e i 19 anni. Sono oltre 10.000 in Italia , di cui circa 2500 minorenni: fra queste ultime il l’82% è costituito da mamme italiane, il restante 18% da mamme straniere.
Il 71% delle mamme teen risiede nelle regioni del Mezzogiorno e nelle isole, in particolare in Sicilia, Puglia, Campania, Sardegna e Calabria: nell’Italia meridionale e nelle isole i nati da madri minori di 20 anni rappresentano il 3% del totale delle nascite nell’area a fronte dell1,3% nell’Italia nord orientale e nord occidentale, dell’1,1% dell’Italia centrale.
Guardando al rapporto fra mamme teen straniere e italiane in 3 città campione (Milano, Roma e Napoli), a Milano si rileva una percentuale più consistente delle prime (pari al 2,62% sul totale delle mamme straniere) rispetto alle seconde (lo 0,97% sul totale delle madri italiane). Anche a Roma il rapporto è più sbilanciato a favore delle mamme straniere (1,82 a fronte dello 0,74 delle madri italiane).
A Napoli invece la situazione si ribalta: la percentuale di madri italiane è più alta (3,46%) in confronto a quella delle mamme teen non italiane (1,41%).
E’ 16-17 anni l’età media in cui le giovani mamme hanno un bambino. Circa il 60% delle mamme adolescenti ha un marito o un compagno, mediamente giovane (fra i 18 e i 21 anni). Solo una piccola parte (il 19%) delle giovani madri ha un lavoro; per quanto riguarda il titolo scolastico, molte si sono fermate alla scuola dell’obbligo o hanno successivamente interrotto gli studi.
«Il numero delle mamme adolescenti è rimasto più o meno costante e contenuto negli anni ma non per questo il fenomeno può essere ignorato», spiega Raffaela Milano. «Come emerso dalla ricerca di Save the Children, le mamme adolescenti sono ragazze doppiamente vulnerabili, poiché al delicato momento rappresentato dall’adolescenza si aggiunge l’esperienza della maternità. Il risultato è spesso un sentirsi impreparate e inadeguate sia a livello emotivo, sia sociale ed economico. Talvolta poi la gravidanza precoce si inserisce in un quadro già multiproblematico sia della ragazza che della sua famiglia di origine. Ne consegue la necessità di costruire intorno alla giovane mamma e al suo bambino una rete di supporto, da parte dei servizi sociali e sanitari, prevedendo anche una formazione ad hoc per gli operatori coinvolti, che tenga conto della provenienza non italiana di tante di queste mamme e delle particolari dinamiche culturali e familiari in cui esse vivono».
Inoltre è cruciale operare per un miglioramento della condizione delle madri, di tutte le madri, siano teenager o maggiorenni.
«Come sottolineato da Save the Children anche in un precedente rapporto sulla povertà fra le mamme e i bambini che vivono in Italia, il nostro paese ha un triste primato europeo per il tasso di occupazione femminile: le donne spesso si trovano di fronte al dilemma tra avere un lavoro e un figlio. D’altra parte la mancanza di un lavoro per la donna-mamma ha un impatto diretto sulle condizioni del bambino e contribuisce alla povertà infantile», continua Milano.
«È cruciale invertire la rotta, non solo per garantire un adeguato sostegno alle mamme più vulnerabili – come le mamme teen – ma per assicurare a tutte le donne il diritto di vivere la maternità senza subire contraccolpi sul piano lavorativo e sociale. Per fare questo, è indispensabile un intervento su più fronti: dalle politiche per l’occupazione a quelle abitative, dalla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro alla condivisione di responsabilità con i padri, dall’adeguamento dei servizi per la prima infanzia al rafforzamento degli interventi domiciliari per una presa in carico continuativa e personalizzata quando necessario».
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