Mondo
In Kenya il cybercrimine diventa una piaga
Gli attacchi virtuali alle banche ugandesi si moltiplicano nel paese africano
di Redazione
Un rapporto della polizia keniota rivela che a Nairobi la criminalità è in netto calo. Tra il 2006 e il 2010 i furti di auto sono calati del 36%, gli stupri del 26% e gli svaligiamenti del 25%. Questi dati positivi contrastano contro un fenomeno che si sta diffondendo a macchia d’olio nella capitale del Kenia: il cybercrimine. Nello stesso periodo esaminato dalla polizia locale, la cybercriminalità è aumentata del 39%.
Uno dei casi più clamorosi, l’ultimo in ordine di cronaca, risale al febbraio scorso. La vittima è stata una banca di credito cooperativo il cui sistema di sicurezza è stato violato da hacker che sono riusciti a prelevare più di 350mila euro sui conti dei clienti tramite 480 cellulari.
“Nel passato i rapinatori entravano in una banca con una pistola. Oggi la gente utilizza i computer. L’evoluzione del crimine ci costringe a un aggiornamento continuo” sostiene Patrick Simuyu, 41 anni, responsabile della Divisione inchieste criminali di Nairobi. Noto per la sua lotta implacabile contro la criminalità nella capitale keniota, negli ultimi anni Simuyu ha svolto un ruolo cruciale per contrastare il crimine organizzato. “Ma con i cybercriminali si apre un nuovo fronte”.
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