Welfare
In Libia condiizioni di detenzione terrifcanti
No ai respingimenti da Europa e Unhacr
di Redazione
La Commissione europea torna a parlare di immigrazione clandestina nel mediterraneo e sottolinea come le condizioni per la protezione dei rifugiati in Libia siano “inaccettabili” e non possano perdurare. «Conto sull’aiuto dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati, per dire ai libici che la situazione attuale non è accettabile e non può perdurare», ha detto il commissario europeo per Giustizia, Libertà e Sicurezza, Jacques Barrot, nel corso di un conferenza stampa a Bruxelles.
A Bruxelles, Barrot ha anche ribadito l’intenzione di volersi recare in Libia, insieme con il ministro svedese per l’immigrazione e attuale presidente di turno Ue, Tobias Billstroem. «Ma prima dobbiamo preparare il terreno», ha spiegato Barrot. Il commissario Ue ha anche lanciato un appello a tutti gli Stati membri affinchè facciano prova di solidarietà in materia di immigrazione e asilo. «Bisogna creare una più grande solidarietà tra tutti gli Stati membri – ha spiegato – speriamo che tutti siano protagonisti in futuro dei nostri programmi di reinserimento». «Certo – ha concluso il commissario – questi programmi sono su base volontaria, ma penso che parteciparvi sia dovere di ogni Stato membro».
Inoltre, per l’Alto commissario dell’Onu, «c’è il rischio effettivo che coloro che hanno diritto a una protezione siano rinviati nei loro Paesi di origine. Questa il motivo per cui mostriamo le nostre forti riserve sul rinvio di persone verso la Libia». Guterres ha poi riferito che l’Unchr «lavora in Libia, anche se non ha un riconoscimenti formale. E proprio perchè lavoriamo in Libia e conosciamo la situazione in quel Paese, oggi diciamo che la Libia non ha le condizioni di offrire una soluzione di protezione adeguata ai rifugiati e ai richiedenti asilo nel quadro attuale».
A Bruxelles, l’alto commissario dell’Onu ha anche insistito sulla necessità di creare nei Paesi nordafricani dei meccanismi di protezione che possano «aiutarci a combattere il flagello di scafisti, trafficanti di esseri umani ed altri criminali che creano enormi problemi alle persone. Siamo molto interessati affinchè si possano costruire le condizioni per uno spazio di protezione efficace in Libia», anche attraverso «una politica europea coerente». Proprio a questo riguardo, Guterres ha espresso “soddisfazione” ed “entusiasmo” per la proposta europea sul reinsediamento nell’Ue dei rifugiati dei Paesi terzi.
Elogio su Lampedusa
«Credo che in Italia ci sia stata un’esperienza straordinariamente importante e positiva, l’esperienza di Lampedusa, che è stato un esempio su scala globale», per l’identificazione dei richiedenti asilo fra gli immigrati clandestini. Lo ha detto l’Alto commissario Onu per i rifugiati, Antonio Guterres, rispondendo ai cronisti sulla questione dei respingimenti a margine del Consiglio Giustizia e Affar interni Ue a Bruxelles. «Speriamo che questa esperienza possa essere ripresa e rientrare pienamente in funzione», ha aggiunto Guterres.