Non profit

In Senegal, una vacanza per l’integrazionecooperazione decentrata gli enti locali in campo per l’aiuto allo sviluppo di Emanuela Citterio

di Redazione

Quest’estate chi vuole visitare il Senegal ha una possibilità in più. Sulla costa atlantica del Paese africano, a Lompoul sur mer, ha aperto il primo villaggio turistico realizzato dagli immigrati senegalesi in Italia. L’iniziativa nasce nell’ambito di un progetto di co-sviluppo, ovvero dalla collaborazione fra un’associazione di migranti (la onlus italo-senegalese Trait-d’Union), un’organizzazione non governativa (il Cisv di Torino), un gruppo di istituzioni locali (Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino) e quattro fondazioni bancarie (Fondazioni4Africa).
In Senegal, partner del progetto è l’Unione gruppi produttori di Lompoul, che riunisce oltre 30 gruppi e 1.500 membri attivi nella pesca, nell’artigianato e nell’agricoltura. Il “campement” è un villaggio di case in stile tradizionale attrezzato per ospitare i turisti europei. I turisti che scelgono di partire per Lompoul hanno l’occasione di scoprire il Senegal, le sue tradizioni e la sua cultura, e di entrare in contatto con la popolazione locale secondo i principi del turismo responsabile.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.