Mondo
In Somalia 188 bambini non arrivano ai cinque anni
Lo dice il rapporto Unicef-Oms sulla mortalità infantile
di Redazione
Un primato ben poco invidiabile. La Somalia è il paese al mondo con il più alto tasso di mortalità infantile. Nella nazione, scossa da una guerra civile e dalla più grave carestia degli ultimi 60 anni, nel 2010 ogni 1000 bambini nati vivi 188 sono prima del quinto anno d’età. Lo rivela il rapporto “Livelli e tendenze della mortalità infantile” (in allegato) realizzato dall’Igme, il Gruppo delle Inter-agenzie delle Nazioni Unite per la stima della mortalità infantile, guidato dall’Unicef e dall’Oms.
Una situazione che secondo Rozanne Chorlton, rappresentante Unicef in Somalia dovrebbe peggiorare proprio in seguito all’attuale situazione della nazione africana. «In sei aree nel sud della Somalia – spiega ha spiegato il rappresentante Unicef – è stata dichiarata la carestia: Basso Shebele, Bakool meridionale, Shebele centrale, regione di Bay, corridoio di Afgoye e Mogadiscio. Nel centro e nel sud della Somalia, 750.000 persone sono a rischio imminente di morte e 1,5 milioni di bambini hanno bisogno di immediata assistenza umanitaria, di cui 336.000 bambini sotto i cinque anni affetti da malnutrizione acuta».
Secondo il rapporto Unicef-Oms la macroregione con il più alto numero di bambini morti sotto i cinque anni è nel 2009 l’Africa Subsahariana con quasi 4 milioni, seguita dall’Asia meridionale con più di 2,5 milioni, seguiti a larghissima distanza dal SudEst asiatico.
Sempre nello stesso anno le cause principali della morte dei bambini, secondo il rapporto, sarebbero di gran lunga patologie quelle legate al parto (41%) seguite dalla polmonite (14%) e alla dissenteria (14%).
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