Sono duemila i giovani toscani che hanno chiesto alla Regione un contributo sull’affitto di una abitazione per uscire dal nucleo familiare di origine. La notizia viene dal presidente della Toscana Enrico Rossi che questa mattina ha firmato un protocollo d’intesa con molte realtà giovanili toscane (30 strutture giovanili di altrettante realtà produttive, sociali, di categoria, sindacali, del terzo settore, degli enti locali) per istituire il “tavolo Giovani Sì”, strumento di collegamento permanente fra Regione Toscana ed eterogeneo mondo, pubblico e privato, delle politiche giovanili.
È stata l’occasione per fornire i primi dati su quel progetto (“Giovani Sì. Progetto per l’autonomia dei giovani”) che si pone l’obbiettivo di “garantire dinamismo e opportunità all’universo giovanile toscano in termini di sviluppo delle capacità individuali, emancipazione e partecipazione sociale”.
Fra i diversi “fronti” già aperti sul progetto regionale, è da pochi giorni scaduto il primo bando per i contributi sull’affitto di abitazioni per ragazze e ragazzi under 34: più di 1.300 le domande presentate (in termini numerici significano circa 2.000 giovani coinvolti) per concorrere ai contributi regionali (compresi fra i 150 e i 350 euro al mese fino a un massimo di tre anni). A marzo le graduatorie. E subito dopo un nuovo bando.
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