Mondo
Incontro nazionale nel segno di Francesco Azzarà
A Firenze il sindaco Renzi chiede la liberazione del cooperante italiano
di Redazione
“Oltre la guerra”. Questo è il titolo della decima edizione dell’incontro annuale di Emergency. Che per la terza volta consecutiva ha scelto Firenze come sede, visto anche il grande successo degli anni passati, con più di 30mila presenza. Ma quest’anno i sei giorni di incontri e dibattiti non saranno solo uno spazio per riflettere sulla guerra e sugli interventi umanitari, ma anche un’occasione per manifestare la vicinanza a Francesco Azzarà, il volontario di Emergency rapito in agosto in Sudan, a cui è stata dedicata l’intera settimana . «La citta’ di Firenze e’ vicina ad Emergency e ai familiari di Francesco Azzara’- ha detto il sindaco Matteo Renzi alla conferenza stampa di presentazione indossando una spilla con la scritta ‘Liberate Francesco». «Noi continuiamo a sperare che il giovane operatore possa venire a chiudere la manifestazione, anche se non e’ facile» ha scherzato.
Una vicinanza della città gigliata testimoniata anche dal grande striscione che campeggia dal 23 agosto sul terrazzino di Palazzo Vecchio, lato piazza Signoria. Una foto e la scritta “Liberate Francesco”.
Un Renzi molto contento che l’incontro si svolga a Firenze. «La sua presenza e’ infatti una straordinaria provocazione per riflettere sui grandi temi internazionali ma anche su come una citta’ ha il dovere di porsi di fronte alle sfide che Emergency ha fatto proprie. Di conseguenza la sua presenza e’ un regalo che ci viene fatto perche’ consente ai cittadini che lo vorranno di mettersi in gioco e di essere sempre piu’ persone e non solo gente» ha spiegato. E per il sindaco l’incontro nazionale può essere anche una maniera per imparare dall’esperienza dell’associazione fondata da Gino Strada nel 1994. ‘
Emergency – ha concluso Renzi – consente anche una riflessione piu’ approfondita e piu’ seria sulla sanita’: fare medicina in realta’ emergenziali significa puntare sulla qualita’. E anche noi, per alcuni aspetti, abbiamo bisogno di considerarci realta’ emergenziali. Abbiamo bisogno di avere la capacita’ di vivere la qualita’ nella sanita’ con attenzione alle nuove esigenze e alle emergenze del nostro tempo»
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