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India, chiuse le scuole in segno di protesta
Domani la manifestazione indetta dall’All India Christian Council. Chiedono il ritorno della legge nello stato di Orissa, dove sono stati uccisi numerosi religiosi negli ultimi giorni
di Redazione
Migliaia di scuole cristiane domani rimarranno chiuse in India in segno di protesta contro le violenze dei giorni scorsi nello stato di Orissa, dove 11 persone sono rimaste uccise negli attacchi e nei roghi di chiese ed edifici cristaini. È stato l’Indian church network, di cui fa parte la conferenza dei vescovi cattolici indiani, quella evangelica e il National council of churches dell’India, a lanciare l’appello agli istituti religiosi cristiani affinché partecipino domani all’iniziativa di protesta. «La maggioranza dei circa 30mila istituti scolastici ed università cristiane del paese ha risposto al nostro appello» ha dichiarato Madhu Chandra, segretario regionale dell’All India Christian Council (AICC) denunciando il fatto che i gruppi estremisti indù «si sono impossessati della legge nello stato di Orissa». «È in gioco non solo la libertà di coscienza di una minoranza ma anche la democrazia laica dell’India» ha aggiunto sottolineando che le violenze «devono essere fermate». «Vogliamo che questo messaggio arrivi alla popolazione: per questo, con grande dispiacere ed angoscia, abbiamo preso la decisione di chiudere le scuole. Speriamo» ha concluso «che i genitori comprendano le pericolose conseguenze delle violenze nello stato di Orissa».
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