Quando in Italia la finanza socialmente responsabile era quasi sconosciuta, Michele Calcaterra già lavorava ai primi indici azionari Sri e contribuiva alla nascita dell’Osservatorio Finetica della Pontificia Università Lateranense. Di Busto Arsizio (VA), dov’è nato il 22 gennaio 1964, è stato fra i fondatori di Ecpi, di cui è amministratore delegato, una delle prime società in Italia ad occuparsi di rating di sostenibilità o Esg applicato all’investimento finanziario. Docente al dipartimento di Corporate finance e Real estate presso la Sda Bocconi, è fra coloro che hanno creato il settore della finanza Sri nel nostro Paese.
A fine anni 90 Ecpi lanciava il primo indice etico europeo, Ethical Index Euro. Cos’è cambiato da allora?
L’evoluzione si può notare negli acronimi che si sono cominciati ad utilizzare: Sri (socially responsible investment) è stato affiancato da Esg (environmental, social and governance), cioè si è capito che la sostenibilità è legata a un’eccellenza comportamentale in senso ampio, sociale, ambientale, nella trasparenza della governance, che dà la sensazione della solidità di un business nel tempo e può tradursi in performance finanziarie interessanti.
In questi anni avete lanciato i primi indici Sri sul mercato finanziario cinese. Quali le principali differenze coi mercati occidentali?
In Cina esistono gap sociali enormi da colmare, ma il livello di trasparenza si è molto elevato. Ma lo si può indagare solo con una presenza in loco: per questo da qualche anno Ecpi ha nove ricercatori in Cina, a Shanghai, ragazzi cinesi che abbiamo formato qui sull’analisi Esg, che sono in grado di analizzare informazioni spesso disponibili solo in lingua cinese e ci danno una profondità di analisi che non potremmo avere da remoto. Il loro lavoro è di qualità e gli abbiamo chiesto di coprire anche altri mercati asiatici, ad esempio il Giappone.
A ottobre 2010 avete contribuito alla nascita del primo indice Sri di Borsa Italiana, Ftse Ecpi Italia Sri. Quanto è stato importante per promuovere la cultura dell’investimento sostenibile?
L’indice, che tra l’altro si è dimostrato performante rispetto ai suoi benchmark, ha elevato la soglia di attenzione verso la finanza Sri, soprattutto nelle aziende quotate: è un segnale molto positivo che su questi temi sta crescendo il consenso.
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