Welfare

Indulto, il primo giorno da ex detenuti

Il primo ad essere liberato è un agricoltore calabrese che stava scontando nel carcere di Rebibbia una condanna per omicidio. Intanto i sindaci chiedono aiuto

di Redazione

Dopo la promulgazione da parte del presidente della Repubblica e con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di oggi, la legge sull’indulto diventa operativa a tutti gli effetti. E già dalla mattinata ha preso il via la liberazione dei detenuti che hanno i requisiti per usufruire dello sconto di pena, circa 20 mila secondo le previsioni.

L’indulto e le sue modalità di applicazione sono state anche al centro di una conversazione telefonica tra il ministro della giustizia Clemente Mastella ed il presidente dell’Anci (Associazione dei comuni italiani) e sindaco di Firenze Leonardo Domenici. Oggetto del colloquio il supporto ai Comuni che avranno un ruolo primario nell’attuazione della legge. Famiglia, casa e lavoro sembrano essere i problemi più ricorrenti che andranno affrontati. Il presidente dell’Anci ha però ricordato anche «le difficoltà finanziarie in cui versano i servizi sociali comunali che nello scorso anno subirono un taglio di 500 milioni di euro e che il decreto Bersani ha parzialmente rifinanziato con una somma di 300 milioni di euro». «La nostra necessità – ha concluso Domenici – è che questi compiti ulteriori che cadranno sui Comuni siano accompagnati da adeguati strumenti e risorse finanziarie».

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