Famiglia
Infanzia: Cipsi, “troppa indifferenza sulla miseria dei bambini”
La denuncia di Guido Barbera, presidente del Cipsi , dopo lo scandalo sugli abusi sessuali in Liberia
di Redazione
?La miseria estrema delle bambine, dei bambini e di intere popolazioni in Liberia, come in decine e decine di altri Paesi, non fa mai notizia!? – denuncia Guido Barbera presidente del Cipsi ? Coordinamento di 35 associazioni di solidarietà e cooperazione. ?Per parlarne, abbiamo bisogno dello scandalo, specialmente se questo può coinvolgere, anche se in rarissimi casi, coloro che nell?indifferenza cercano di dare qualche tipo di risposta?.
?L?indifferenza politica e sociale mondiale verso la miseria? ? denuncia Barbera – è la vera e principale colpevole di ogni tipo di violenza a partire dagli abusi sessuali. Dobbiamo riconoscere l?illegalità di una ricchezza che porta fino all?abuso sui corpi di bambine innocenti e costruire una cooperazione che riconosca la dignità e le capacità di ogni essere umano?.
?Il Cipsi condanna fermamente ogni atto di abuso e di mercificazione dei bambini e della donna, invitando tutte le autorità locali ed internazionali a prevenire tali situazione e condannare in maniera esemplare chi si rende protagonista di tali violenze ed abusi.
?La migliore risposta che possiamo dare al sacrificio di tante piccole vittime innocenti ? continua Barbera ? sta nel ricostruire i valori di solidarietà e di giustizia sociale a livello internazionale, attraverso un immediato e concreto impegno a riconoscere la dignità e la ricchezza che porta in sé ogni persona, mettendola nelle condizioni di poter essere un protagonista dignitoso della vita sociale.
?E? un invito che il Cipsi rivolge al nuovo Parlamento, al nuovo Governo e a tutta la società civile italiana, affinché il nostro Paese riprenda la strada di relazioni politiche internazionali non condizionate dagli interessi del potere commerciale, finanziario o di qualunque genere, ma sappia trovare nuovi approcci di solidarietà reciproca affinché mai più nessuna bambina e nessun corpo umano sia merce per qualcuno.
?Ai mezzi di comunicazione ? conclude Barbera ? chiediamo più informazione sociale educativa e costruttiva. Meno scandali e meno spettacoli, potrebbero aiutare a parlare più seriamente dei veri problemi e ad affrontarli in maniera più dignitosa e concreta?.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.