Famiglia
Infanzia: la Sentinelli reagisce al rapporto di Save The Children
I dati del rapporto sostiene la vice ministro degli Esteri causati dai tagli alla cooperazione del governo Berlusconi. "Ma oggi è necessario cambiare registro"
di Redazione
?I dati presentati dal rapporto di Save the Children ci rammaricano ma non ci sorprendono essendo il risultato dei tagli subiti dalla cooperazione in questi anni e che abbiamo già avuto modo di denunciare a più riprese. Il problema per questo governo è di dimostrare, come ha fatto con l?ultima finanziaria in cui si è previsto un aumento dei fondi destinati alla cooperazione, la volontà di invertire al più presto la rotta?.
Questa la reazione della Viceministra degli Esteri con delega alla Cooperazione, Patrizia Sentinelli, alla presentazione del rapporto di Save the Children che vede l?Italia all?ultimo posto dei donatori dei paesi Ocse nell?aiuto in favore dell?educazione.
“Questi dati ? precisa Sentinelli ? sottolineano come seppur il nostro Paese abbia una particolare attenzione rispetto ad altri nel finanziare progetti per bambini che vivono nei cosiddetti CAFS (paesi in stato di guerra o post-conflitto) questa somma risulti ancora ampiamente insufficiente. Per questo siamo stimolati a cambiare registro, come abbiamo già iniziato a fare, e a lavorare per aumentare sia la quantità degli aiuti che la loro efficacia attraverso uno snellimento delle procedure d’intervento”.
?In quest?ottica ? continua Sentinelli- abbiamo presentato ieri un accordo tra la nostra cooperazione, l?associazione ONG italiane e Banca etica in cui si prevede che le ONG possano ottenere da Banca Etica le garanzie fideiussorie necessarie per accedere ai fondi per la ricostruzione del Libano paese a cui, attraverso l?Unicef, abbiamo stanziato proprio pochi giorni fa altri 2 milioni di euro in favore dell?educazione con un accordo di cooperazione che prevede il ripristino delle infrastrutture e dei servizi scolastici?.
“Ma un?altra occasione per il rilancio della nostra cooperazione ?aggiunge la Viceministra ? potrà venire dal nuovo disegno di legge delega di riforma della Cooperazione approvato in via definitiva nel CdM del 5 aprile u.s. e che a breve inizierà l?iter parlamentare. Questo provvedimento è la base per uno strumento normativo che potrà avere un ruolo fondamentale nel migliorare la qualità degli interventi prevedendo proprio tra le finalità la tutela dell?infanzia oltre la necessità di un coordinamento più efficace delle politiche di cooperazione, la coerenza e all’unitarietà degli interventi anche grazie all?istituzione di un Agenzia che abbiamo individuato come strumento attuativo delle politiche di cooperazione e l?istituzione di un Fondo unico in cui riversare tutte le risorse da destinare all’aiuto pubblico allo sviluppo?.
?Queste importanti novità a cui ho lavorato intensamente nel primo anno di governo e il fatto di aver individuato l?educazione, in particolare nelle situazioni di conflitto e di post-conflitto tra i settori prioritari di intervento nelle linee di programmazione della cooperazione per il triennio 2007-2009 – conclude la Viceministra – sono una prima risposta e mi fanno perciò essere ottimista affinché questi dati possano migliorare nel prossimo futuro?.
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