Famiglia
Infanzia, le associazioni criticano i ministeri
Il Coordinamento per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza è preoccupato per la mancanza di adeguato coordinamento nella programmazione delle politiche per l'infanzia
di Redazione
Le associazioni che aderiscono al Coordinamento Per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il PIDIDA – A.Ge. Associazione Genitori, Amnesty International Sezione italiana, Arciragazzi, Associazione KIM, Associazione Nessun Luogo è Lontano, Associazione Osservatorio sui Minori, CISMAI, ECPAT Italia, Save the children Italia, UNICEF Italia, VIS Volontariato internazionale per lo Sviluppo – esprimono l’auspicio che le competenze in materia di infanzia e adolescenza vengano ricondotte ad un unico dicastero.
In particolare, ricordando gli impegni sottoscritti dallo Stato italiano con la ratifica della Convenzione sui diritti dell’infanzia e nel documento approvato dalla Sessione speciale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sull’infanzia, queste Associazioni esprimono viva preoccupazione per la mancanza di adeguato coordinamento nella programmazione e nella attuazione delle politiche a favore dell’infanzia, tra i diversi Ministeri e tra lo Stato centrale e le Regioni. Preoccupazione che era stata espressa già nel 2003 dal Comitato ONU sui diritti dell’infanzia nelle sue Osservazioni conclusive indirizzate all’Italia.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.