Ufficialmente pubblicato in Gazzetta lo scorso 26 aprile, il dpcm numero 51 modifica la denominazione dell’ormai nota Agenzia per le Onlus in “Agenzia per il Terzo settore”. «Un passaggio necessario, ma di transizione» precisa Adriano Propersi, Consigliere dell’istituto. Che aggiunge: «Con questa riforma sono state accolti alcuni nostri suggerimenti come la riduzione dei consiglieri da 10 a 5. E sono state estese alcune responsabilità dell’Agenzia sul modello della Charity Commission inglese, come ad esempio la possibilità di cogestire i vari registri a cui le organizzazioni sono tenute a iscriversi».
Nota dolente? Le risorse. Sempre meno. «L’Agenzia dovrà contare sul supporto economico di fondazioni o anche dal 5 per mille. Di fatto ogni hanno abbiamo bisogno di circa 2milioni di euro per la gestione. Ma in cassa ne abbiamo sempre meno. E ogni anno dobbiamo elemosinare risorse. Questo, sì, è vergognoso» chiosa Propersi.
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