Formazione

Iran: D’Alema, “Teheran non prossimo al possesso di armi nucleari”

Così il Ministro degli esteri al programma Omnibus su La7

di Redazione

Il ministro degli Esteri, Massimo d’Alema, non crede “che siamo in procinto di avere armi nucleari iraniane”; e aggiunge: “Allo stato delle cose, se e’ vero quanto scritto nei rapporti, l’Iran non sembra prossimo a dotarsi di armi nucleari”. Intervistato dal programma ‘Omnibus’ in onda su La7 all’indomani del colloquio con il collega iraniano, Manouhcher Mottaki, il responsabile della Farnesina ha ribadito la necessita’ di perseguire la via diplomatica nella soluzione della crisi iraniana, confermando che l’Italia sostiene la piattaforma negoziale dell’Unione Europea, e ha esortato Teheran a superare ogni riserva circa la riapertura delle trattative. La via diplomatica, secondo d’Alema, “non e’ preclusa”, anche se il negoziato non sara’ facile. “Non vorrei che ci montassimo come accadde per l’Iraq, salvo poi scoprire che non c’era nulla”, ha ricordato il vice premier. “Condividiamo la posizione del gruppo dei negoziatori” (Gran Bretagna, Francia, Germania per l’Ue, piu’ Usa, Russia e Cina; ndr), anche se la trattativa “fortunatamente e’ sempre piu’ condotta da Javier Solana (il responsabile della Politica Estera e di Sicurezza dei Venticinque; ndr) che dai singoli”; e “questa e’ una garanzia maggiore per tutti, con tutto il rispetto per Gran Bretagna, Germania e Francia, perche’ in Solana io vedo l’Europa”. La comunita’ internazionale in sostanza vuole accertarsi che l’Iran non si stia dotando di armi atomiche, riconoscendo in cambio alla Repubblica Islamica una posizione da protagonista in Medio Oriente. In questo modo il regime di Teheran si trova di fronte a un bivio: da una parte rischia “un drammatico isolamento”, ha notato ancora il ministro degli Esteri italiano; dall’altra pero’ esso ha “l’opportunita’ di giocare un ruolo di primo piano nella regione”.

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