Mondo
Iran: le prove di Washington… in vista della guerra?
L'esercito statunitense afferma di essere in possesso di armi iraniane utilizzate da ribelli iracheni
di Redazione
Le forze statunitensi affermano di aver scoperto e sequestrato armi nonche’ componenti di fabbricazione iraniana, utilizzate dai ribelli per la costruzione dei potenti ordigini artigianali pronti ad essere collocati sul ciglio della strada, in un villaggio sciita nei pressi di Bauqba, circa 60 chilometri a nord di Baghdad. Le nuove prove raccolte dagli americani sulla presunta fornitura d’armi agli insorti iracheni da parte di Teheran includono proiettili anticarro, bombe per mortaio e razzi Rpg. Il maggiore americano Jeremy Siegrist, durante una conferenza stampa nella base militate di Camp Victory, alle porte di Baghdad, ha annunciato il ritrovamento di 150 proiettili esplosivi anticarro del tipo ‘Esplosively formed penetrators’ (Efp), oltre a 19 bombe per mortaio da 120 millimetri e 13 razzi Rpg da 122 millimetri che riportano numeri serie ed altri segni che ne individuano la “provenienza iraniana”. Si tratta, secondo il comando militare americano, di nuove e schiaccianti prove che Teheran ha fornito alle milizie sciite armi in grado di perforare i blindati in dotazione alle forze statunitensi. Il Pentagono ha stimato che almeno 170 soldati americani hanno perso la vita, dal 2004 ad oggi, a causa dei proiettili esplosivi anticarro di fabbricazione iraniana.
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