Mondo
Iran: Ue e Teheran prossimi a un accordo?
Il quotidiano israeliano Haaretz rivela la possibile risoluzione del conflitto sulla questione nucleare iraniana
di Redazione
Teheran e Unione Europea sarebbero prossimi a raggiungere un accordo sulla questione nucleare, secondo quanto scrive oggi il quotidiano israeliano Haaretz, citando fonti diplomatiche vicine all’Aiea, l’agenzia internazionale atomica i cui governatori sono riuniti a Vienna per decidere sul caso iraniano. In base all’intesa, l’Iran dovrebbe dichiarare una moratoria su gran parte delle operazioni di arricchimento dell’uranio, che verrebbero effettuate in Russia garantendone l’uso a scopi civili. Tuttavia l’Iran potrebbe mantenere in funzionamento una cascata di 20 centrifughe riavviate due mesi fa nell’impianto di Natanz. Il piccolo numero di centrifughe renderebbe virtualmente impossibile la produzione di sufficiente uranio arricchito per lo sviluppo di un’arma nucleare.
Alcuni esperti, specie in Israele, scrive Haaretz, sostengono pero’ che permettere all’Iran di mantenere in funzione anche una piccola cascata di centrifughe darebbe la possibilita’ a Teheran di affinare la propria tecnica per avviare in segreto una produzione di uranio arricchito su piu’ ampia scala. Per questo Israele preferisce che l’Iran sia deferito al Consiglio di Sicurezza Onu per l’imposizione di sanzioni. Fino a pochi giorni fa questa era anche la posizione europea, afferma il quotidiano, aggiungendo che venerdi’ scorso Gran Bretagna, Francia e Germania, sostenuti dagli americani, hanno respinto una proposta praticamente identica avanzata da negoziatori iraniani. Europa e Stati Uniti sembrano pero’ aver cambiato idea. Il direttore dell’Aiea Mohammed el Baradei si e’ detto ieri fiducioso nella possibilita’ di un accordo e anche i funzionari americani apparivano piu’ concilianti verso l’Iran nei loro briefing con la stampa, nota il giornale.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.