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Iraq: 655mila i morti nel dopoguerra?

E' la stima realizzata dai ricercatori della John Hopkins University's Bloomberg School of Public Health. E' stata resa nota dalla rivista The Lancet

di Redazione

Si stima che siano 655mila gli iracheni finora morti a causa dell’invasione del marzo 2003. Il terribile dato e’ frutto di uno studio statistico che verra’ pubblicato online dalla rivista medica britannica The Lancet. Dei morti, si ritiene che 601mila, ovvero quasi 500 al giorno, siano stati vittime di violenze, mentre gli altri sono morti per malattia o altre cause. Per ottenere questa stima, i ricercatori della John Hopkins University’s Bloomberg School of Public Health si sono avvalsi della collaborazione di una squadra di otto medici dell’universita’ di Baghdad. Fra il 20 maggio e il 10 luglio, i dottori iracheni hanno visitato 1.849 famiglie scelte a caso, con una media di sette membri ciascuna. In ogni casa e’ stato chiesto quante persone erano morte in famiglia nei 14 mesi prima dell’invasione, e quante dopo. Nel’87% dei casi i medici hanno chiesto di vedere il certificato di morte, e al 90% lo hanno ottenuto. Una volta elaborati i dati, e’ stato stabilito che il tasso di mortalita’ prima della guerra era del 5,5 per mille, mentre dopo l’invasione e’ salito al 13,3 per mille. La differenza fra i due tassi e’ servita a calcolare i morti ”in eccesso”, ovvero i decessi che presumibilmente non sarebbero avvenuti se non vi fosse stato l’intervento americano

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