Cultura

Iraq, Acli Milano, “Ritirare truppe”

Il presidente Gianni Bottalico: "Quella degli americani è una guerra coloniale", e poi "le dichiarazioni di Fini sul movimento per la pace denotano una preoccupante miopia di giudizio"

di Redazione

Una netta e totale denuncia del terrorismo, la richiesta del ritiro delle truppe italiane dall’ Iraq e della liberazione delle due volontarie rapite: e’ l’ auspicio di Gianni Bottalico, presidente dell’Acli Milano. ”Le recenti dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini, sul movimento per la pace – spiega Bottalico in una nota – oltre a non fare onore a chi le ha pronunciate, denotano una preoccupante miopia di giudizio. L’ astratta distinzione tra pacifisti e pacificatori ricorda quella tra moralisti e moralizzatori: entrambi fanno riferimento ad un’ etica della responsabilita’ che non considera indifferenti i mezzi utilizzati per perseguire determinati fini. Ritengo che la prima distinzione che occorre operare per essere pacificatori sia quella tra la menzogna e la cruda verita’ dei fatti”.

”Gli invasori americani – sottolinea ancora Bottalico – stanno conducendo una guerra coloniale contro l’Iraq che contraddice la loro storia secolare di grande democrazia. Bisogna restituire la sovranita’ al popolo iracheno, affidando la transizione del potere all’Onu”.

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