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IRAQ. Ancora violenze a Mosul

La condanna del patriarca di Babilonia dei Caldei, Emmanuel iii Delly

di Redazione

Ancora violenze contro la comunità cristiana in Iraq. Nelle ultime ore, secondo quanto reso noto dall’agenzia Aswat al Iraq, due appartenenti alla comunità caldea sono stati uccisi, uno in un negozio e l’altro nella sua abitazione, in entrambi i casi a Mossul. Sono centinaia le famiglie che sono state costrette a fuggire dalla città, nonostante il governo iracheno abbia dispiegato altri mille agenti di polizia.

A condannare le violenze, in un’intervista all’Osservatore Romano, è il patriarca di Babilonia dei Caldei, cardinale Emmanuel iii Delly «Ciò che è successo a Mossul in questi ultimi giorni non è gradito a Dio e all’uomo fedele alla sua patria e ai suoi fratelli. Noi condanniamo gli attacchi che avvengono a Mossul e in tutta la cara terra di Mesopotamia, e in particolare gli attacchi contro i cristiani» ha detto il cardinale, che ha aggiunto: «È un obbligo per noi figli dell’amato Iraq essere uniti in un cuore solo e fare tutto ciò che è nostro potere per il suo futuro nella virtù, nella carità e nella riconciliazione perché l’Iraq diventi una grande e unita nazione. Per quattordici secoli abbiamo convissuto con spirito di tolleranza e fraternità, condividendo la vita e costruendo insieme la nostra amata patria. Non dobbiamo lasciare che le forze oscure che vengono dall’esterno smembrino la nostra unità nazionale. Chiediamo a Dio che nel nostro Iraq “ferito”, la terra dei nostri avi, ci sia pace e sicurezza».

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