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Iraq: Blair, perché non possiamo ritirarci

In un articolo sull'Observer ripreso dalla REPUBBLICA scrive: "I nostri nemici? Terrorismo e nostra compiacenza"

di Redazione

”Se noi ci ritirassimo dall’Iraq ci direbbero di ritirarci dall’Afghanistan, e dopo di cio’, di ritirarci dal Medio Oriente nel suo complesso e poi, chissa? Una cosa pero’ e’ certa: loro confidano nella nostra debolezza, proprio nella stessa misura in cui confidano nel loro fanatismo religioso. Quanto piu’ deboli saremo, tanto piu’ loro ci daranno addosso”. Il premier britannico Tony Blair, in un articolo sull’Observer ripreso dalla REPUBBLICA, spiega i motivi che rendono impossibile alle forze alleate di ritirarsi dall’Iraq. ”In Iraq – spiega – siamo impegnati in uno contro epocale… Se dovessimo fallire… si affievolirebbe la speranza della liberta’ e della tolleranza religiosa… Se invece avremo successo… immaginate che colpo per la velenosa propaganda degli estremisti”. ”Sono giunto a credere fermamente – scrive il premier britannico – che l’ultima e la sola protezione risieda nei nostri valori. Quanto piu’ i popoli sono liberi, tanto piu’ sono tolleranti nei confronti degli altri. Quanto piu’ sono floridi, tanto meno saranno disposti a scialacquare le loro ricchezze per vane lotte tribali o guerre. La minaccia piu’ grave che incombe su di noi, a parte quella piu’ immediata del terrorismo e’ la nostra compiacenza”.

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