Mondo

Iraq: dal governo iracheno appello alle ong a non lasciare il Paese

L’appello del consigliere iracheno alle ONG a non lasciare l’Irak: un segnale importante per l’Associazione ONG italiane

di Redazione

La richiesta di non abbandonare l?Iraq rivolta nella giornata di ieri dal Consigliere per la sicurezza nazionale iracheno, Muffawaq Al Rubaiye alle organizzazioni umanitarie presenti ancora sul territorio è stata accolta come un?incoraggiamento a continuare il lavoro in corso dalle ONG Italiane presenti in Iraq.

“In questo ennesimo momento drammatico, ha dichiarato, Sergio Marelli, Presidente dell?Associazione ONG Italiane, in cui le Ong vengono nuovamente colpite nel cuore della loro attività umanitaria, con il rapimento di Margaret Hassan, responsabile di Care Iraq, l?appello di Al Rubaiye ci conferma nella linea decisa anche durante il rapimento dei quattro nostri operatori quando abbiamo deciso di non andarcene.

L?appello, che ieri è stato rivolto al nostro mondo dal Consigliere iracheno rappresenta un forte segnale di incoraggiamento per tutte le Ong che sono sempre dove viene richiesto dalle realtà locali. Le parole di Al Rubaiye di ieri però sono anche un segnale inequivocabile per chi nel nostro paese, in queste ultime settimane in particolare, ha tentato di infangare e screditare il lavoro delle ONG, lasciando intendere esplicitamente o velatamente che noi saremmo spinti nella nostra azione a favore dei poveri da finalità diverse da quelle del puro aiuto umanitario prestato indistintamente a qualsiasi vittima della violenza e della miseria.

Naturalmente la vicenda del rapimento di Margaret Hassan è per noi anche un elemento di ulteriore preoccupazione per la sicurezza dei nostri operatori iracheni che in questi giorni garantiscono la continuità dei nostri progetti in Iraq dove restano attive le nove organizzazioni non governative dell?Associazione ONG italiane. Ci auguriamo che come in occasione del rapimento dei quattro nostri operatori, le istituzioni facciano tutte il possibile per la liberazione di Margaret e che la solidarietà della società civile e la ferma condanna si esprima con la stessa intensit delle scorse settimane per la liberazione delle nostre volontarie nei confronti di questo ennesimo atto criminale”.

 

 

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