Mondo

Iraq: Formigoni, così non si può andare avanti

Così il Governatore della Lombardia in un'intervista a Repubblica

di Redazione

”E’ chiaro che non si puo’ continuare cosi’, ci vuole una nuova consapevolezza internazionale di chi e’ stato contrario alla guerra e di chi e’ stato favorevole”. Lo afferma in un’intervista a ‘La Repubblica’ il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, parlando della crisi iracheno. ”Ormai l’Iraq -sottolinea Formigoni- e’ diventato un orribile fai-da-te del terrorismo, il ricettacolo di componenti tradizionali del terrore come Al Qaeda, ma anche di gruppi locali”. Per Formigoni e’ necessario raggiungere due obiettivi, ”da una parte sconfiggere il terrorismo e dall’altra assicurare una transizione agli iracheni. Obiettivi che sono congiunti”. ”Si e’ piu’ forti contro i terroristi -spiega Formigoni- quanto piu’ si garantisce una transizione pacifica. Bisogna chiedere ad Usa e Gran Bretagna di rendere operativo e rapido, per quanto possibile, il processo di coinvolgimento dell’Onu”. ”Io ero contrario a quella guerra -ricorda Formigoni- dopodiche’ sono il massimo sostenitore del fatto che oggi bisogna rimanere in Iraq”. ”I terroristi -aggiunge il Governatore- vogliono far passare i nostri soldati come truppe di occupazione, mentre non e’ questo il loro ruolo. Bisogna tessere il dialogo, ed ho apprezzato lo sforzo di un contatto con il governo iraniano. La nostra tradizione di colloquio con gli arabi deve andare avanti”. ”Abbiamo 75 giorni -aggiunge Formigoni- vanno utilizzati tutti, direi tutte le ore, per costruire le condizioni di una risoluzione dell’Onu e per il passaggio dei poteri”. ”Se non ci riuscissimo -conclude- saremmo in una situazione drammatica, per noi e per l’Iraq. Ci vuole buona volonta’ e impegno da parte di tutti”.

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