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Iraq: i Salesiani propongono un campo ragazzi a Mossoul
E' quanto si propongono i Salesiani dell'Ispettoria del Medio Oriente. Ecco come
di Redazione
E’ quanto si propongono i Salesiani dell’Ispettoria del Medio Oriente: ancora una volta, come nell’estate del 2002, “iniziando con una settimana di preparazione per gli animatori dal 25 giugno, e poi per 3 settimane di luglio, con attività al mattino dalle 9 alle 12 per 400 adolescenti, e al pomeriggio dalle 17 alle 20 per 300 giovani, provenienti dalle 7 parrocchie caldee della città e dalla parrocchia siro-cattolica”.
Così afferma il Superiore dei Salesiani don Gianmaria Gianazza, che ha visitato quei luoghi alla fine del mese di maggio per un sopralluogo.
Nel resoconto – verifica dell’estate ragazzi svoltasi a Baghdad per la quarta volta nell’estate del 2002 si possono leggere queste considerazioni.
” Le attività si sono svolte in due centri della città: alla periferia, nella parrocchia del seminario caldeo, con la partecipazione di 550 giovani provenienti da 8 parrocchie (300 adolescenti dai 12 ai 15 anni, dalle 9 alle 12; e 250 giovani del liceo dalle 17 alle 20); e al centro nei locali della chiesa caldea Mar Gorghis al mattino per gli adolescenti (350 da 8 parrocchie) e nei locali della chiesa siro-cattolica Mar Behnàm alla sera (dalle 17 alle 20) per 400 giovani provenienti da 10 parrocchie.
Tre giorni di preparazione per gli animatori (una 50 al seminario, e 70 al centro) hanno impostato il campo: la loro collaborazione è stata grandissima. Sono insegnanti di religione, volontari che dedicano il venerdì (giornata di riposo in un paese a maggioranza musulmana) alla catechesi e all?animazione dei gruppi parrocchiali.
La caratteristica principale: l?incontro con le altre parrocchie. Dall?inizio i giovani erano distribuiti nei gruppi e socializzavano con le diverse parrocchie. Tra le varie attività una passeggiata di una giornata in un club, con l?aria condizionata, ove si è passato dalla danza alla tombola e ai giochi. Infine la kermesse finale con stand di giochi e premi per tutti allo spaccio “Don Bosco”, ove si potevano trovare cose utili per la scuola (quaderni, calcolatrici, zainetti, magliette), saponi e profumi? Interessante la serata conclusiva al Summer club, sul Tigri, con programmi religiosi preparati dalle varie parrocchie: scenette, mimi, canti, presenti i giovani e i genitori.”
Ecco ora un breve resoconto di un Salesiano dopo una visita in Iraq alla fine del mese di maggio.
” Sono rientrato da un viaggio veloce a Baghdad e a Mossoul , dopo un lungo percorso (1000 km in 9 ore, più le attese: 8 ore all’andata, essendo la frontiera chiusa dalle 24 alle 8 del mattino, e 4 ore al ritorno alla dogana giordana, per il controllo di alcune macchine). Le macchine preferiscono andare in convoglio, per motivi di sicurezza. A Baghdad manca l’elettricità, la benzina, gas per cucinare, i collegamenti telefonici, i trasporti; c’è insicurezza e paura.
In tutto il paese vige il coprifuoco delle 23 alle 4.30 del mattino; ma la gente preferisce non uscire di casa al buio, e raramente si sposta da un quartiere all?altro.
Nonostante il caldo (37 gradi di notte e 50-60 di giorno), è pericoloso dormire sui terrazzi delle case, a motivo degli spari frequenti e delle pallottole vaganti.Le scuole sono riprese verso il 10 maggio con gli esami a fine giugno: due ore dalle 8 alle 10 per il turno del mattino; e due ore, dalle 10 alle 12 per gli allievi del pomeriggio. Ma la scuola si riduce a prendere le presenze, poichè gli insegnanti non ricevono stipendio. Inoltre parecchie ragazze cristiane hanno paura di uscire di casa (si stanno diffondendo voci che possono essere rapite). Ho visto pochi giovani, essendo difficile la circolazione e viaggiando sempre accompagnato. Nel quartiere popolare di Baghdad al giadida (Nuova Baghdad) c?è un mercato aperto di armi: si sentono spari continui, perchè occorre provare le armi.
Diversa invece la situazione a Mossoul, ove sono stato tre giorni, ospite del parroco alla Chiesa di Nostra Signora del Soccorso: là due salesiani l’anno scorso, dopo un mese a Baghdad, hanno fatto due settimane di estate ragazzi. Musulmani e cristiani hanno creato un “comitato di salvezza”. La vita sta riprendendo normalmente (elettricità, benzina, gas, vigili stradali, trasporti.
Ma anche a Mossoul, come a Baghdad, ho visto in più posti fino a 3-4 km di code di automobili in attesa in doppia fila davanti ai benzinai. C?è perfino chi dorme accanto alle stazioni di benzina per riempire le tanachette di plastica, rivendendola poi truccata a più di 7 volte del prezzo normale (150 dinari inceve di 20 al litro). La gente desidera sicurezza e un lavoro”.
Per chi desidera offrire un contributo in denaro per questa missione salesiana in Iraq può utilizzare il seguente conto corrente bancario:
BANCA DI LEGNANO – c/c N. 70228/2 presso AGENZIA A DI LEGNANO –
ABI 3204 – CAB 20201 – specificare per estate ragazzi in Iraq.
Per contattare direttamente i Salesiani impegnati in questa missione: ispmor@p-ol.com oppure sdbbet@p-ol.com
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