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Iraq: incontro con i guerriglieri pro Saddam

'Quello che e' accaduto e' soltanto l'inizio''. La minaccia arriva dai guerriglieri di Falluja che hanno rilasciato un'intervista a Vita magazine in edicola

di Redazione

”Quello che e’ accaduto e’ soltanto l’inizio”. La minaccia arriva dai guerriglieri di Falluja che hanno rilasciato un’intervista al nostro settimanale, a Maurizio Pagliasotti, che la pubblichera’ sul numero di domani in edicola, proprio alla vigilia dell’attentato in cui sono morti 18 tra carabinieri, militari e personale civile del contingente italiano a Nassyria. Il gruppo, formato da ex poliziotti del partito Baath e fedeli a Saddam Hussein, ha detto di ”essere ben organizzato” e di esser guidato tutt’ora dall’ex dittatore ”che e’ vivo”. ”Organizza la resistenza – spiegano – vive a Baghdad e si muove in continuazione, gli americani non lo prenderanno mai”. I guerriglieri hanno anche indicato i nemici da combattere: le forze alleate e gli iracheni sciiti. Gli ex poliziotti, ”licenziati dagli americani” hanno incontrato l’inviato di Vita in un’abitazione nel centro di Falluja, a 60 km da Baghdad. Quando sono arrivati gli americani, affermano ricordando i giorni della caduta del regime, ”qualcuno ha capito che non c’era nulla da fare, cosa stava succedendo e ha nascosto tutto, lanciagranate, munizioni, mine, ancora prima che gli americani prendessero Baghdad. Perche’ qualcuno ha pensato al dopo, alla resistenza”. E sui progetti futuri sono ben chiari: ”Fino a qualche mese fa ciascuna unita’, formata da tre quattro persone, agiva per conto proprio con i soli kalashnikov. Ora pero’ ci siamo organizzati e gli attacchi saranno piu’ intensi, siamo solo all’inizio, sara’ un altro Libano”. ”Abbiamo – aggiungono – delle linee di comando piu’ complesse e ben collegate. Abbiamo scelto la resistenza contro gli americani perche’ hanno distrutto le nostre vite”. Ed obiettivi non sono soltanto gli occidentali. ”Ogni gruppo vuole imporre il proprio rais – spiegano – soprattutto gli sciiti, che puntano a prendere il potere. Ma questo non lo permetteremo mai”. ”Sono dei selvaggi che solo Saddam riusciva a tenere a bada. Loro – concludono – vogliono consegnare il paese all’Iran.

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