Mondo

Iraq: ipotesi di amnestia per i guerriglieri sunniti

Le trattative tra americani e sunniti rivelate dal Times

di Redazione

Le forze americane stanno negoziando un’amnistia con i ribelli sunniti in Iraq per cercare di disinnescare un’ipotetica imminente guerra civile nel Paese e spianare la strada al disarmo della milizia sciita. Lo riporta l’edizione odierna del Times, che sottolinea come la nuova strategia segni un drammatico ribaltamento della politica militare statunitense: in passato, infatti, gli Usa avevano bloccato qualsivoglia tentativo di perdono dei ribelli che si erano macchiati di omicidi contro gli americani dopo la creazione di un governo iracheno sovrano nel giugno del 2004. Due anni di scontri sanguinosi, la crescente opposizione interna alla guerra e le prossime elezioni americane di medio termine, sarebbero all’origine del ‘cambio di rotta’ alla base di colloqui segreti per giungere a un accordo di pace. Nonostante il presidente Bush abbia convocato colloqui d’emergenza con i suoi generali e con i consiglieri per la sicurezza nazionale per esaminare la strategia in Iraq, i comandanti in Iraq starebbero trattando e non e’ escluso, riferisce il quotidiano britannico, che si possa giungere a un conferenza di pace con i leader dei ribelli sunniti gia’ all’inizio di novembre. C’e’ un cambiamento nella posizione degli americani”, ha detto Jabr Hadeeb Jabr, un politico sciita indipendente, membro del Consiglio dell’Agenzia governativa per la Riconciliazione, precisando che ”prima gli americani avevano rifiutato di concedere l’amnistia a persone che avevano ucciso loro concittadini, perche’ l’iniziativa sembrava premiare gli assassini”. Izzat Shabander, un altro parlamentare membro del movimento laico Iraqiya, ha aggiunto: ”Questa amnistia arriva perche’ l’esercito americano fa da sempre pressioni sul governo iracheno affinche’ conceda un’amnistia generale a tutti i combattenti, anche a coloro che hanno ucciso degli iracheni”.

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