Mondo

Iraq: la situazione degli staggi, una scheda

Liberati i tre giapponesi, ancora imprigionati due giapponesi, tre italiani, tre cechi, dieci americani.

di Redazione

L’ uccisione di Fabrizio Quattrocchi ha impresso una nuova, dolorosa accelerazione nella vicenda degli stranieri rapiti in Iraq dai miliziani delle diverse fazioni che stanno agendo contro i militari della coalizione e contro il personale delle societa’ impegnate in lavori nel Paese. Le notizie che si accavallano, spesso smentendosi a distanza di poche ore, lasciano molto confusa la situazione sul campo, anche per la presenza di mediatori, o presunti tali, che tentano di accreditarsi come i soli capaci di ottenere la liberazione di ostaggi. Ecco un breve riepilogo sui dispersi e sui rapiti, secondo notizie giornalistiche, in base alla loro nazionalità.

– ITALIA – Quattro civili italiani, che lavorano come guardie private per una compagnia americana, sono rapiti lunedi’ notte nella zona di Falluja da un gruppo denominato Falangi di Maometto. Uno di loro, Fabrizio Quattrocchi, viene ucciso a poche ore dal messaggio con il quale i rapitori avanzano le loro richieste (tra le quali il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq per la loro liberazione). Gli altri tre ostaggi – Angelo Stefio, Umberto Cupertino e Maurizio Agliana – sono ancora nelle mani dei miliziani iracheni.

– STATI UNITI – Il 9 aprile immagini televisive mostrano l’ ostaggio Thomas Hamil, autista di un camion circondato da uomini armati e incappucciati, che afferma di essere l’unico sopravvissuto ad un agguato ad un convoglio a ovest di Baghdad, nei pressi di Falluja. I suoi rapitori hanno minacciato di ucciderlo, ma secondo un mediatore il pericolo immediato sarebbe rientrato. La moglie e i figli dell’uomo hanno rivolto un messaggio televisivo ai rapitori invitandoli a liberarlo. Il 12 aprile il generale Ricardo Sanchez, comandante delle forze Usa in Iraq, rende noto che risultano dispersi nove americani, durante un assalto ad un convoglio di vetture ad Abu Ghraib, ad ovest di Baghdad. Si tratta di due soldati e sette dipendenti della compagnia Halliburton. Sanchez precisa di non essere in grado di affermare se i due militari ufficialmente dispersi siano caduti in combattimento o siano stati sequestrati. Non sono ancora note le identita’ dei quattro americani i cui resti, orribilmente mutilati, sono stati trovati martedi’ sera, a poca distanza dal luogo in cui e’ stata tesa l’ imboscata ai militari statunitensi e ai dipendenti della Halliburton.

– GIAPPONE – Cinque i civili giapponesi rapiti, tre dei quali (Nahoko Takato, Noriaki Imai e Soichiro Koriyama) sono stati rilasciati oggi. Il sequestro era stato rivendicato, l’ 8 aprile, dalle Brigate dei Mujaheddin. Ieri, secondo quanto riferito da un deputato giapponese, altri due giapponesi – un giornalista indipendente ed un suo amico – sono stati rapiti ad Abu Gharib, alla periferia di Baghdad.

– REPUBBLICA CECA – Il 12 aprile tre giornalisti cechi sono fermati da sconosciuti armati mentre, a bordo di un taxi, si dirigono verso Amman da dove avrebbero dovuto prendere l’aereo per Praga. Secondo informazioni del ministero degli esteri ceco, i tre giornalisti (due della televisione pubblica ceca e uno della radio CRo) sono vivi e si trovano nella regione di Falluja.

– GERMANIA – Il 7 aprile due appartenenti alla Gsg-9, unita’ di elite anti-terrorismo tedesca, vengono attaccati mentre stanno cercando di raggiungere, in un convoglio di auto partito da Amman, l’ambasciata tedesca a Baghdad. Un portavoce del ministero degli esteri a Berlino ritiene che i due siano ”con molta probabilita’ ” morti.

– PALESTINA – L’8 aprile la televisione iraniana diffonde un filmato che ritrae un palestinese di Gerusalemme est, dipendente della Research Triangle International, ong americana, rapito dal gruppo Ansar a-Din. Il rapito viene indicato come ”una spia israeliana”.

– CANADA -Lo stesso gruppo che si attribuisce la responsabilita’ del rapimento del palestinese rivendica il sequestro di un canadese, un operatore umanitario della International Rescue Committee, con sede a New York. Anche per lui l’accusa e’ quella di essere una spia d’Israele.

– FRANCIA – Liberato ieri un giornalista francese rapito il giorno di Pasqua ad una cinquantina di chilometri a sud di Baghdad. Si chiama Alexandre Jordanov, ha 40 anni e lavora per l’agenzia televisiva Capa.

– NUOVA ZELANDA – Andreas Schafer, circa 20 anni, risulta disperso, anche se non si sta se sia stato rapito. La famiglia, che ha avuto l’ultimo contatto via e-mail alcune settimane fa, pensa che potrebbe essere detenuto dalla coalizione.

– GRAN BRETAGNA – Gary Teeley, sei giorni dopo essere stato rapito a Nassiryia, viene liberato il giorno di Pasqua.

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it