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Iraq: l’Ayatollah Sistani contro riammissione dei baathisti

La massima autorità religiosa sciita si oppone a un progetto di legge che prevede il ritorno degli ex elementi del partito di Saddam Hussein nell'amministrazione pubblica

di Redazione

L’ayatollah Ali al-Sistani, massima autorita’ religiosa sci’ita dell’Iraq, ha respinto il progetto di legge con cui il governo iracheno intende riammettere nell’amministrazione pubblica funzionari e quadri dell’ex regime baathista, rimossi dalle loro funzioni dopo la caduta di Saddam Hussein nel 2003. Il portavoce del governo, Ahmed Chalabi, si e’ recato ieri in visita a Sistani, presso la sua abitazione a Najaf, proprio per discutere la controversa normativa che cosituisce un dietrofront rispetto al precedente “processo di de-baathificazione”. L’influente esponente sci’ita si e’ detto contrario all’attuale versione del testo, gia’ approvata dal presidente iracheno Jalal Talabani e dal premier Nuri Al Maliki. Il disegno di legge prevede la reintroduzione di migliaia di ex membri del partito Baath, estromessi dopo l’invasione delle forze della coalizione guidate dagli Stati Uniti, in posti di responsabilita’ nell’amministrazione e nell’esercito. Secondo diversi analisti e osservatori di questioni irachene la posizione di chiusura di Sistani rischia di compromettere l’entrata in vigore della cosiddetta “legge della responsabilita’ e della giustizia”. La misura intende essere un’importante concessione alle elite della minoranza sunnita, in un tentativo di pacificazione del Paese. Il progetto di legge passera’ presto all’esame del Parlamento.

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