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Iraq: Lilliput, non voteremo più senatori astenuti

In vista voto Camera, rilancio campagna email ai parlamentari Roma

di Redazione

“Il popolo delle bandiere prende atto che oltre al centrodestra anche molti senatori dell’opposizione hanno votato a favore del rifinaziamento della missione militare italiana in Iraq.” Con queste parole Gualtiero Via, referente del gruppo nonviolenza della Rete Lilliput, organizzazione promotrice della Campagna Bandiere di Pace, richiama al “principio di coerenza che non è stato rispettato e invita le reti e i gruppi del popolo per la pace a rendere pubblica la lista dei parlamentari che non si sono opposti alla decisione del prolungamento della missione di occupazione in Iraq”. Rete Lilliput si rifà a quanto affermato da Luigi Ciotti, Gino Strada, Alex Zanotelli in merito al voto in Senato: “I parlamentari che non hanno votato ‘No’ non dovranno mai più contare sul voto di chi si sente tradito sui temi decisivi della Pace, della fedeltà alla costituzione, dei diritti umani, del diritto internazionale”. Gualtiero Via sottolinea: “Siamo contrari alla politica estera e militare che si accoda a quella degli Stati Uniti. Non si può usare il rifinanziamento delle 10 missioni di pace come giustificazione del ‘non voto’ a una missione militare di occupazione in Iraq che è tutt’altro che un invio di forze di garanzia internazionale a tutela dalle violenze sotto l’egida delle Nazioni Unite”. Rete Lilliput definisce “significativi” i “42 voti contrari alla partecipazione delle truppe italiane alla guerra all’Iraq e all’occupazione di quel paese”. Sono voti, sottolinea, che “rilanciano il significato della grande manifestazione prevista per il 20 marzo a sostegno delle richieste dei movimenti dei pacifisti americani”. Nei giorni precedenti al voto sono partite “quasi 8 mila email di pressione verso i parlamentari”, nell’ambito della campagna promossa dal Comitato Fermiamo la Guerra. La “valanga di mail”, annunciano i ‘lillipuziani’ verrà inviata anche in vista del voto sulle missioni militari alla Camera, “speranzosi di registrare una condivisione convinta e non opportunistica dei valori del popolo della pace”.

  • www.retelilliput.org/votodipace.asp
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