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Iraq, L’Ungheria annuncia il ritiro dei soldati

Le truppe di Budapest rimarranno nel Paese al massimo fino al 31 marzo 2005

di Redazione

Il governo di Gyurcsany lunedi’ prossimo, con un procedimento accelerato, presentera’ al parlamento la proposta di prolungare il mandato del contingente in Iraq fino al 31 marzo, ha informato il portavoce del ministero della Difesa. Il mandato scadrebbe il 31 dicembre 2004. Ci sono 300 soldati ungheresi in Iraq dal settembre 2003, operanti sotto commando polacco, impegnati soprattutto in compiti di trasporto. Durante le operazioni, un soldato ungherese ha perso la vita in un agguato, e molti altri hanno subito ferite. Per il loro mandato, secondo la costituzione, c’era bisogno di una maggioranza di due terzi del parlamento, cioe’ anche l’appoggio dell’opposizione di destra. Il governo di centrosinistra finora ha esitato a chiedere il prolungamento del mandato, perche’ i partiti di centrodestra hanno fatto capire che voterebbero contro.

L’annuncio di oggi di Gyurcsany di chiedere il prolungamento solo per tre mesi, fino al 31 marzo, e’ cosi’ da intendersi come un tentativo di compromesso. Gli esperti della difesa hanno gia’ spiegato da un eventuale ritiro dal primo gennaio dei soldati comunque passerebbero due mesi per effettuare il ritiro completo di mezzi e uomini. ”Ci impegnamo a riportare a casa i nostri soldati al piu’ tardi il 31 marzo. La stabilita’ e la sicurezza dell’Iraq dovra’ essere assicurata dopo le elezioni democratiche, prevalentemente con mezzi politici e non militari. Se non c’e’ sicurezza nel Medio-oriente, non c’e’ nemmeno in Ungheria, dobbiamo collaborare percio’ alla stabilita’ irachena, ma con mezzi diversi”, ha detto ancora il primo ministro. Non e’ certo che il governo otterra’ l’appoggio dei due terzi alla proposta, ma il ritiro effettivo si prolunghera’ comunque fino due o tre mesi. E’ escluso che un prolungamento a tempo indeterminato possa essere approvato nel parlamento ungherese.

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