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IRAQ. Mons. Warduni:con ritiro Usa Inizia nostra libertà
Per il vescovo ausiliare di Baghdad gli irakeni sapranno risolvere da soli i loro problemi ma forti dubbi e interrogativi rimangono sul futuro della minoranza cristiana
di Redazione
Inizia il ritiro degli americani e per l’Iraq e’ un momento di festa, ma restano tutti gli interrogativi sul futuro del Paese e della minoranza cristiana ormai ridotta a migliaia di persone anche a causa della forte emigrazione. E’ quanto ha detto il vescovo ausiliare di Baghdad, mons. Sleimon Warduni, alla Radio Vaticana commentando il prossimo inizio del ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq; un processo che si dilatera’ fino al 2011, ma che assume significati profondi per il futuro della popolazione. Sei anni fa l’avvio infatti comincio’ il conflitto con l’arrivo della coalizione guidata dall’esercito americano, poi sono scoppiate due guerre: una contro gli stessi americani e l’altra interna, un conflitto civile senza fine fra le diverse fazioni etniche e politiche in lotta fra loro per il controllo del territorio e delle sue risorse. In ogni caso, spiega mons. Warduni in questi giorni in cui prende il via il ritiro americano ”e’ una grande festa nazionale, perche’ comincia la liberta’ vera degli iracheni, perche’ possono guidarci e risolvere da soli i loro problemi”.
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