Mondo
Iraq, nuovo messaggio contro Berlusconi
Le brigate Abu Hafs Al-Masri accusano il premier italiano di legami con il passato regime fascista.
di Redazione
Un nuovo messaggio delle brigate Abu Hafs Al-Masri è stato pubblicato stamane sul sito del gruppo terrorista. Il documento e’ firmato da un presunto rappresentante delle Brigate che si fa chiamare Abu Khaled Al-Tikriti, si rivolge direttamente al presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, criticandolo per le sue dichiarazioni sull’inferiorità della civiltà islamica e accusandolo di avere legami con il passato regime fascista.
“Dopo che il presidente americano ha definito la sua invasione dell’Afghanistan una crociata – si legge nel messaggio – si è pronunciato da noi anche Berlusconi, parlando (dell’inferiorita’ n.d.r.) della civiltà islamica, questa civilta’ antica, come sanno tutti gli uomini sani di mente. E questo lo ha detto proprio lui, che ha rivalutato l’era di Mussolini”. Dal documento si evince che lo scrivente vuole a tutti i costi far capire di trovarsi nel nostro paese e di conoscere la nostra storia. “Ma Berlusconi ha dimenticato un suo antenato, che era un fascista, e il ventesimo secolo ha assistito ai crimini da lui commessi”, prosegue il messaggio. ”Date le tue radici, Berlusconi, come fai a parlare di civiltà, quando i tuoi soldati ora uccidono la gente in Iraq?”. Per la prima volta il messaggio diffuso questa mattina è stato inserito direttamente all’interno del sito delle brigate, e non sui vari forum islamici, e porta la firma di una persona. Da settimane le Brigate Abu Hafs Al-Masri minacciano il nostro paese. Nell’ultimo messaggio, diffuso solo due giorni fa, è stato dato un ultimatum al governo italiano di 15 giorni entro il quale far ritirare le truppe italiane dall’Iraq.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.